Beni culturali: da venezia le tecnologie del futuro per conservarli (2)

(AdnKronos) – L’attivita scientifica di CCHT@Ca’Foscari verra pianificata in base ai bisogni reali di chi ogni giorno si impegna a conservare e restaurare il patrimonio artistico nazionale ed internazionale e si snodera su diversi piani sfruttando le competenze acquisite dai team di ricerca IIT che lavorano nel campo delle scienze dei materiali, della computer vision, dell’intelligenza artificiale e del machine learning in un’ottica multidisciplinare.

Gli scienziati dei materiali coinvolti nelle attivita del centro analizzeranno i materiali con cui i beni sono realizzati allo scopo di individuarne le caratteristiche e sviluppare adeguate strategie di conservazione e protezione da agenti naturali o artificiali. Verranno cosi creati, ad esempio, rivestimenti per la protezione da umidita, microorganismi, erosione del vento e areosol marini progettati per rispettare le caratteristiche chimico fisiche di tessuti, di opere in muratura, di affreschi, tele o sculture in modo che ogni trattamento sia sviluppato ad hoc in base alle caratteristiche dei materiali e ai fattori esterni a cui sono sottoposti, siano essi di tipo meteorologico o legati ad attivita umane.

D’altra parte mediante tecniche di visione computerizzata e machine learning si potranno digitalizzare e rendere cosi indistruttibili e perenni beni culturali di ogni genere inserite nel loro contesto originale, per consentirne uno studio piu articolato, la riproduzione o il restauro in seguito al loro danneggiamento, avvenuto per cause naturali – quali alluvioni, terremoti – o cause dovute all’intervento umano – quali atti di vandalismo o terrorismo e inquinamento. A tal fine si sperimenteranno nel centro nuove tecnologie – come sensori e dispositivi – mai usati nell’ambito della conservazione dei beni culturali e nuovi strumenti sempre piu economici e compatti sviluppati ad hoc che possano essere anche integrati in dispositivi di uso comune come smartphone o tablet.

(Adnkronos)