Telefonia aziendale: dopo 1,5 mld di contributi pubblici le compagnie chiedono aumenti ai propri clienti

Telefonia fissa e mobile aziendale, fatture fino a 1.000 euro con aumenti anche di 100 euro al mese esclusa IVA. Federcontribuenti: ”piani tariffari da salasso con fatture poco trasparenti e voci spesa sempre al rialzo”. A partire da settembre le maggiori compagnie hanno avvisato i propri clienti di un ulteriore aumento: ”al fine di continuare a fornire livelli di servizio in linea con le crescenti esigenze di mercato, garantendo i necessari investimenti sulle reti di nuova generazione, l’abbonamento mensile aumenterà di 6,00 € (Iva esclusa)”. Eppure lo Stato ha finanziato per 1,5 miliardi per la fibra ottica.

Bollette di telefonia aziendale da paura con costi di attivazione da 80 a 100, ”abbiamo assistito molti piccoli imprenditori che si son visti lievitare le fatture a dispetto del contratto iniziale con voci spesa aggiuntive e non giustificate e con la difficoltà dello svincolo senza penali. Le maggiori compagnie fanno cartello traendo in inganno possibili clienti con offerte poi raddoppiate da voci spesa non presentate nell’offerta”. Tra canone e contributi 430 euro, ”su una delle tante bollette pervenute alla Federcontribuenti di importo pari a 1000 euro 160 sono di IVA. Quando attivano un contratto di telefonia aziendale è l’imprenditore che diventa il business per la compagnia e non viceversa”.

Attenzione alla voce rateizzo.

Le spese per contributo di nuovo impianto o adeguamento vecchio impianto, possono essere rateizzate in 24 mensilità mediante addebito sul Conto Telecom Italia. Anche nel caso di realizzazione nuovo collegamento il cliente dovrà corrispondere un contributo supplementare a fondo perduto pari al 30% del costo complessivo di installazione del collegamento, ‘‘in fattura paghiamo il servizio, la manutenzione, le tasse e lo stipendio e la gestione di tutta la compagnia telefonica eppure, piovono aumenti su aumenti senza alcun controllo da parte della politica giustificando adeguatamenti finanziati con fondi pubblici”.

I costi per la telefonia mobile sono deducibili?

”In parte si, a seconda del regime fiscale di appartenenza e dell’uso che si fa della telefonia.

Ad esempio se si acquista un telefono cellulare al prezzo di 100 euro più IVA al 22% il costo del telefono può essere portato in deduzione ai fini IRES; mentre le 22 euro di IVA possono essere detratte in proporzione al reale utilizzo. Intanto però il professionista paga, anticipa e poi forse e in parte riesce a detrarre qualcosa, certamente quei soldi che anticipa ogni mese non li riavrà mai più e sotto nessuna forma”.

Insomma, dietro i grandi slogan della rete internet più potente di sempre, delle sim all inclusive, del farti sentire un imprenditore di successo si nascondono manie lucrose e per nulla trasparenti.

Cosa fare?

”Affidarsi alle associazioni se non si riesce ad ottenere lo svincolo senza penali. Denunciare fatture con extra fuori contratto. Cambiare operatore e metodo di lavoro affidandosi a nuovi opportunità che possono far risparmiare anche 200 euro al mese”.

AIUTACI AD AIUTARE

Abbiamo rifiutato da sempre i finanziamenti pubblici previsti per le grandi Associazioni perché, la nostra politica, prevede di sedere al tavolo
dei cittadini
e non dei politici. Oltre all’assistenza e alla tutela in tutte e le sedi per quanto riguarda il diritto bancario,
fiscale, tributario, commerciale verso contribuenti, utenti e consumatori il nostro impegno é anche di dotare i nostri iscritti di servizi importanti nel
pieno rispetto del Codice del Consumatore.

Entra in Federcontribuenti e troverai un mondo di servizi, tutela e offerte senza sorprese.

Sostienici → Associati →

(Federcontribuenti)