Venezia: i veri carabinieri ne arrestano tre ‘falsi’ per estorsione e rapina (2)

(AdnKronos) – Ricevuta la segnalazione di cio che era avvenuto qualche ora prima, il Preside ha raccontato tutta la vicenda al Carabiniere presente che ha attivato tutte le procedure del caso. A quel punto sono intervenuti i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di San Dona di Piave, che previo accordo con i 2 studenti vittime del raggiro ed i loro genitori hanno messo in atto un servizio di osservazione e pedinamento, pronti ad intervenire nel pomeriggio quando i 2 ragazzi si sarebbero dovuti presentare all’incontro con i finti carabinieri, in una via del centro cittadino, per la consegna dei telefoni cellulari.

Nei pressi del luogo convenuto per l’incontro i militari sono dapprima intervenuti bloccando una donna di 19 anni, che fungeva da “palo” e successivamente fermando, poco distante, i 2 malviventi in attesa dell’incontro con gli studenti che venivano identificati come il marito della donna di 21 anni, con precedenti penali specifici, e un altro uomo di anni 54, l’altro finto carabiniere complice, incensurato. Per tutti e 3 sono scattate le manette per i reati di “sostituzione di persona, rapina e tentata estorsione” e su disposizione del PM di turno sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

Nella mattinata di oggi invece, si e svolto il vero servizio antidroga presso la sede distaccata dell’Istituto di Fossalta di Piave, dove militari della Stazione di Noventa di Piave, del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Dona ed un’unita cinofila – Hiro – dei Carabinieri di Torreglia, hanno passato al setaccio alcune aule e l’esterno dell’edificio scolastico, rinvenendo 2 dosi di Hashish presso un’aiuola ed all’interno di un cestino dei rifiuti, ed un’altra dose di Hashish all’interno dell’astuccio portapenne di una ragazza maggiorenne, frequentante l’ultimo anno di quella scuola, che e stata quindi segnalata quale assuntrice alla Prefettura. Per quest’ultima seguiranno anche provvedimenti disciplinari essendo stata trovata in possesso di sostanza stupefacente all’interno dell’istituto scolastico.

(Adnkronos)