PADOVA: GRANDE OCCASIONE PER RIDURRE IL CONSUMO DI SUOLO

Legambiente PadovaLa Giunta regionale ha definitivamente approvato, con DGR n. 668/18, la quantita’ massima di consumo di suolo ammessa nel territorio regionale. La quantita’ di suolo utilizzabile prevista per il comune di Padova e’ stata ridotta a soli 392.600 mq, meno di 40/ettari/, neanche 60 campiu’ da calcio./br />

La Giunta regionale ha definitivamente approvato, con DGR n. 668/18, la quantità massima di consumo di suolo ammessa nel territorio regionale. La quantità di suolo utilizzabile prevista per il comune di Padova è stata ridotta a soli 392.600 mq: meno di 40ettari, neanche 60 campi da calcio. Una riduzione impressionante rispetto alla capacità edificatoria residua del Piano di Assetto del Territorio (PAT), quantificata in 6.512.114 mq, che costringerà il Comune a rivedere in modo drastico la propria programmazione urbanistica.

Viene così confermata la correttezza delle critiche che Legambiente ha mosso alle diverse amministrazioni comunali, succedutesi nel tempo, sulla necessità di rivedere lo spropositato dimensionamento del PAT che prevede un consumo di suolo di più di 8,6 milioni di metri quadri (2.1 milioni dei quali sono già stati impegnati dalle lottizzazioni in corso di esecuzione o comunque approvate) per un aumento di volume urbanistico di quasi 4,7 milioni di metri cubi.

Lorenzo Cabrelle, di Legambiente Padova si fa portavoce della posizione di tutta Legambiente: “riteniamo che il comune di Padova debba accettare senza contestazioni il limite assegnato. Il soddisfacimento del fabbisogno abitativo, da ricalcolarsi in sede di predisposizione di una nuova variante al PAT sulla base di aggiornate ed oggettive stime demografiche, potrà e dovrà essere soddisfatto ricorrendo ad operazioni di rigenerazione urbana che consentano di aumentare la capacità insediativa senza occupare aree libere.

In attesa dell’approvazione della variante di adeguamento al provvedimento regionale – continua Cabrelle – è però imperativo salvaguardare le aree libere esistenti. Un primo passo in tal senso è stato già fatto con la delibera comunale che sospende le richieste di nuove perimetrazioni finalizzate all’approvazione di nuove lottizzazioni. Per effetto di tale atto, tutte le zone di perequazione, dove non è stato avviato un piano urbanistico attuativo (PUA), potranno essere sottratte all’edificazione al fine di rispettare il limite di consumo di suolo assegnato al comune di Padova.

Ma questa misura non è sufficiente a garantire il rispetto di tale limite che, ricordiamo, è di soli 392.600 mq fino al 2050. Bisogna integrare la delibera che sospende le nuove perimetrazioni, il cui iter non è ancora concluso, con ulteriori disposizioni che blocchino, ad esempio, la presentazione dei PUA anche in presenza della perimetrazione d’ambito, nonché la stipula della convenzione per i PUA già approvati ma non convenzionati.*

Riteniamo inoltre opportuno che, in sede di modifica del Piano di Interventi, dopo l’approvazione della variante al PAT, il Comune impegni la superficie assegnata dalla Regione solamente in piccola parte, per consentire un suo razionale utilizzo da qui al 2050, ed unicamente per gli interventi che corrispondano al conseguimento di un evidente interesse pubblico nell’attuazione del nuovo disegno della città.”

* Qui il testo completo delle Osservazioni di Legambiente Padova alla Delibera comunale 24/2018 che sospende l’avvio di nuovi piani urbanistici

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