Questura di Padova: Arrestato dalla Polizia di Stato cittadino romeno per ricettazione di capi di abbigliamento

Il 31enne è stato fermato a bordo della propria auto dagli uomini della Squadra Mobile di Padova

Ieri la Polizia di Stato di Padova  ha sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per ricettazione e condotto in carcere un cittadino romeno 31enne, senza fissa dimora, perchè trovato in possesso di numerosi capi di abbigliamento del valore complessivo di circa 1000 euro, sottratti da svariati negozi, tra cui Conbipel presso il centro commerciale Grand’Affi Shopping Center, località Canove – Affi (VR), che l’uomo possedeva per rivenderli illecitamente.  

Ieri mattina gli operatori della Squadra Mobile,  nel corso di un servizio di prevenzione e contrasto ai reati predatori in via Reni a Padova, notavano un’autovettura Opel Astra SW con targa spagnola con a bordo quattro uomini.

Nell’immediatezza gli investigatori riconoscevano tra i quattro un cittadino rumeno a loro noto perché pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, pertanto decidevano di pedinare l’auto fino in via Antoniana a Campodarsego, dove veniva bloccata.

Gli agenti identificavano all’interno del veicolo quattro uomini tutti di origine rumena, tra cui l’ uomo poi tratto in arresto. Nel corso degli accertamenti, gli agenti trovavano nel suo cellulare un selfie che l’uomo aveva scattato all’interno di un ascensore, riconosciuto dagli operatori come l’impianto del condominio in via Lippi n. 6, all’interno del quale gli stessi avevano già effettuato diversi interventi di polizia giudiziaria.

Insospettiti, gli investigatori si recavano nel condominio dove rintracciavano una donna che ammetteva di aver dato ospitalità nel suo appartamento al cittadino romeno.

Una volta entrati nell’appartamento, gli investigatori, vicino a un mobile dove dormiva l’uomo, trovavano numerosi capi di abbigliamento nuovi, con ancora apposti i tagliandini del prezzo di vendita, di marca CONBIPEL, UNITED COLORS OF BENETTON e OVS, di varie taglie, che il giovane riferiva vagamente di averli acquistati, il giorno precedente, da un cittadino romeno incontrato in stazione, in cambio di 300 euro.

Data la provenienza illecita della merce, gli investigatori effettuavano una perquisizione domiciliare che permetteva di rinvenire svariati capi di abbigliamento delle suddette marche del valore commerciale pari a circa 1000 euro, che, dagli accertamenti esperiti è emerso essere stati asportati da punti vendita della provincia scaligera, molti dei quali presenti al punto vendita Grand’Affi Shopping Center a Canove – Affi (VR),

Dalle indagini è emerso che l’uomo da mesi si dedicava stabilmente alla vendita di capi di abbigliamento di provenienza furtiva a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato.

Proprio in questi giorni l’uomo stava smerciando i capi di abbigliamento sequestrati, ad un prezzo pari al 50 % in meno di quello di reale vendita, attraverso l’impiego del sistema di messaggistica istantanea whatsapp, con il quale inviava ai suoi contatti le foto della merce con l’indicazione del prezzo di vendita.

(Questura di Padova)