Da Negrar a Marano lungo 85 anni di storia: a Vinitaly 2018 Domìni Veneti presenta i nuovi cru Pruviniano

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Conto alla rovescia per la 52a edizione di Vinitaly, che si terrà a Verona fiere dal 15 al 18 aprile e a cui Cantina Valpolicella Negrar partecipa con le insegne della linea premium, Domìni Veneti.

In degustazione allo stand (Pad. 5-C3) ci sarà la collezione Pruviniano, novità composta da un Valpolicella Superiore (annata 2015), un Ripasso (annata 2014) e un Amarone (annata 2013), prodotti in una cinquantina di ettari in località Prognol, nella valle di Marano, in cui la cantina ha insediato anche uno stabilimento di produzione. La collezione Pruviniano sarà il leit motiv sia dell’esclusivo evento serale in cantina in programma domenica 15 aprile a Negrar, sia della degustazione guidata in fiera martedì 17 aprile alle ore 11.

Un approfondimento del legame fra il vino e la sua terra. Da oltre 30 anni la cantina ha intrapreso una ricerca volta a valorizzare il patrimonio vinicolo aziendale attraverso la linea Domìni Veneti, un approccio questo ritenuto essere una delle migliori vie per salvaguardare il patrimonio storico e naturalistico della Valpolicella. “Con la collezione Pruviniano abbiamo inteso proseguire questa ricerca approfondendo la conoscenza specifica del potenziale viticolo della vallata di Marano, territorio tanto sconosciuto quanto straordinario. Una grande opportunità per poterci misurare, anche a titolo di confronto, su altri parametri climatici e geologici, storici e sociali rispetto alla vallata di Negrar, dove fino a oggi abbiamo sviluppato le nostre maggiori esperienze, sia dal punto di vista tecnico che di tradizione viticola”,  racconta l’enologo e direttore generale della cooperativa Daniele Accordini.

Sorsi di un unico grande vigneto fatto di tanti piccoli produttori, studiato, analizzato e coltivato con cura. La cooperativa compie quest’anno 85 anni di attività, essendo stata fondata nel 1933 da 6 viticoltori della zona, ed oggi conta 230 famiglie di soci che coltivano oltre 700 ettari di vigneto ubicati in prevalenza nella Valpolicella Classica. Ha registrato nel 2016/17 un fatturato consolidato di oltre 38 milioni di euro (59% per cento circa di export). In degustazione a Vinitaly ci saranno dunque i tre cru Pruviniano, dall’antico nome della vallata di Marano, conosciuta dagli appassionati dei rossi della Valpolicella per le caratteristiche particolari che trasmette ai suoi vini, che risultano essere sapidi, fini ed eleganti, dai profumi più balsamici che fruttati. Per i visitatori sarà interessante compararli con i rossi potenti e fruttati che dà invece la vallata di Negrar, e che saranno in degustazione in fiera, insieme ad altre produzioni, tra cui il Verjago, un Superiore le cui uve vengono poste in appassimento per 40 giorni, il Ripasso La Casetta, che ha conquistato il “best of show” della categoria a Mundus Vini 2018 e l’Amarone Mater, cru di Jago, sintesi fra i talenti di territorio, tradizione e uomo.

Anche l’occhio vuole la sua parte. “Per proporre un nuovo vino occorre cogliere dettagli e sfumature durante tutto il processo produttivo e noi questa attenzione l’abbiamo messa sin dall’inizio nel progetto Pruviniano: dalla perizia nella scelta dei vigneti e delle uve allo studio del progetto enologico alla grafica delle etichette. Crediamo infatti che anche la bellezza e l’originalità estetica possano esprimere il contenuto prezioso dei nostri vini“, afferma Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, che rivolge un sentito pensiero a Manuela Fischetto, prematuramente scomparsa lo scorso anno, curatrice del progetto grafico Pruviniano. L’etichetta della nuova collezione di vini farà bella mostra di sé anche sull’esclusiva shopper in tela che sarà distribuita ai clienti della cantina a partire da Vinitaly 2018.

(Gaiares comunicazione)

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