Questura di Padova: Latitante arrestato dalla Squadra Mobile dell Questura di Padova

La Squadra Mobile di Padova ha arrestato il latitante C.A. quarantenne, di etnia sinti/rom, che si era reso irreperibile dal luglio del 2017, quando, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in Padova, aveva fatto perdere le proprie tracce.

L’uomo, che dovrà scontare quasi 9 anni di carcere, è stato catturato nella tarda serata del 28 Marzo a Bologna, dagli investigatori patavini, coadiuvati dai poliziotti della città emiliana.

Le indagini avevano preso avvio nel febbraio scorso quando, a seguito di attività info-investigativa, gli agenti della Squadra Mobile di Padova  erano venuti a conoscenza che il Cancelli, nel bolognese, godeva di appoggi parentali.

Sono stati quindi ricostruiti i legami familiari del latitante in quel capoluogo il quale, è stato, infatti, rintracciato, all’interno di un piccolo campo nomadi, ubicato su area privata, di proprietà di alcuni zii materni.

Per catturalo i poliziotti hanno, dapprima circondato il campo per impedirne un’eventuale fuga e successivamente, alcuni di essi, sono entrati nell’abitazione individuata, dove, seduto a tavola, è stato trovato il latitante, che, notevolmente sorpreso, non ha opposto alcuna resistenza.

L’ uomo era ricercato per diversi fatti criminosi.

Il Tribunale di Modena –aveva emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per avere derubato, in quel territorio, una coppia di anziani  introducendosi furtivamente all’interno della loro abitazione e sottraendogli diversi oggetti di valore.

In provincia di Ferrara aveva invece, in concorso con altri soggetti, commesso un               furto all’interno di una gioielleria portando via circa 60.000 euro di gioielli.

Per tale fatto, ed altri episodi criminosi commessi nella stessa provincia in Cancelli era stato definitivamente condannato a quasi nove anni di carcere.

Pena alla quale aveva tentato di sottrarsi fino alla sera del 28 marzo scorso, quando, catturato dagli agenti della Squadra Mobile, è stato condotto in carcere.

(Questura di Padova)