BUS: BENE LE NUOVE LINEE. Servono tuttavia corse frequenti e la puntualita’/velocita’ dei mezzi

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BUS: BENE LE NUOVE LINEE
Servono tuttavia corse frequenti e la puntualità/velocità dei mezzi

04/03/2018

“La scelta dell’amministrazione comunale di investire sul trasporto pubblico – dichiara Andrea Nicolello, responsabile mobilità Legambiente Padova- di ridisegnare molte delle linee che erano state ridimensionate negli anni passati, è un’ottima notizia. Si è scelto giustamente di garantire la capillarità del servizio e si è posta grande attenzione ad alcuni quartieri (come l’Arcella o Sacra Famiglia) che avevano perso il collegamento diretto per gli Ospedali.

“In una città soffocata dal Pm10 – continua Legambiente- dovuto all’ uso sproporzionato dell’auto privata (costituisce il 59% degli spostamenti), l’amministazione è intervenuta per recuperare utenti persi negli ultimi 7 anni: meno 5 milioni di passeggeri (non dimentichiamo però che il tram nello stesso periodo è crescito di 600.000) “.

“Ma ci sono altre due qualità – ricorda Nicolello – che i padovani si aspettano per scendere dall’auto e prendere un bus: sono corse frequenti e la puntualità/velocità dei mezzi. Per migliorare le frequenze c’è un’unica possibilità: un ulteriore investimento. Per Legambiente, in attesa della realizzazione delle nuove line tranviarie l’obiettivo deve essere quello di dotare la città di almeno 4/5 linee forti, che transitino al massimo ogni 8 minuti. Servono risorse: in prima istanza sarebbe un obbligo della Regione Veneto. In mancanza di queste al Comune indichiamo la strada dell’uso dei soldi da multe autovelox o dell’introduzione di provvedimenti come il road pricing o l’area C adottata a Milano con grande successo.

Migliorare la velocità commerciale e la puntualità invece è una scelta che non comporta costi. Servono corsie preferenziali. Negli ultimi 3 anni sono state ridotte di oltre il 50% (dai 15 km si è scesi a 7 km). Serve ripristinarle ed avere il coraggio di aumentarle. In particolare, l’ottima scelta di “sperimentare” il percorso del SIR2 (Rubano-Ponte di Brenta) deve essere attezzata adeguatamente: senza significativi tratti di corsie preferenziali in cui gli autobus corrano separati, la nuova linea, molto lunga, rischia di rimanere imbottigliata nel traffico ed accumulare ritardi. Non vogliamo che dopo 9 mesi si debba tornare indietro. chiediamo invece autobus usati da tanti automobilisti che tocchino con mano che solo con il mezzo arancione raggiungono il centro città in maniera veloce, puntuale ed ecologica.”

“Non dimentichiamo – conclude Nicolello che con l’aumento di 2 km di velocità commerciale (oggi a Padova è la cenerentola del Veneto) l’azienda potrebbe risparmiare 2 milioni di euro annui, risorse da usare in modo concordato con il Comune per ulteriori investimenti: tra cui il rinnovo del parco mezzi a metano, in linea con quanto stabilito dagli accordi di Parigi per la lotta contro i cambiamenti climatici.

Categoria: mobilità | comunicati stampa | trasporto pubblico

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