BITCOIN E CRIPTOVALUTE: LA FALSA INFORMAZIONE DEI MEDIA

di Fabrizio Zampieri
Analista Finanziario ed Economista
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Più il Bitcoin e le altre criptovalute iniziano a diffondersi tra le popolazioni e più stampa e media ne parlano; purtroppo oltre il 90% delle notizie e degli articoli sono di stampo denigratorio.
Vorrei citare solamente alcuni degli innumerevoli articoli (se ne contano centinaia dal 2012 ad oggi) riguardanti il Bitcoin apparsi su “autorevoli” quotidiani:
2013:
– Bitcoin a picco dopo il giro di vite della Cina
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2013-12-07/bitcoin-picco-il-giro-vite-cina–142950.shtml?uuid=AB15Fbi
2014:
– Bitcoin, crollo delle quotazioni nel 2014
http://www.fastweb.it/web-e-digital/bitcoin-crollo-delle-quotazioni-nel-2014/
2015:
– Bitcoin al collasso, parte malissimo l’anno per la criptovaluta
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2015-01-19/bitcoin-collasso-parte-malissimo-l-anno-la-criptovaluta–142712.shtml?uuid=ABiWa9fC
2016:
– I Bitcoin sono spacciati?
http://www.ilpost.it/2016/01/24/i-bitcoin-sono-spacciati/
2017:
– Bicoin da 10.000 a 11.00 dollari in poche ore. Poi cala a 9.500 dollari. E’ una bolla come quella dei tulipani?
www.ilsole24ore.com/…/il-bitcoin-e-bolla-ormai-siamo-livelli-tulipani-poi-scoppiati-1

– La bolla dei Bitcoin ed il sonno dei regulators
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2017/11/30/news/bitcoin-182610122/?ref=search

– Bitcoin, da Bankitalia al Nobel Stiglitz: tutti i dubbi sulla criptovaluta

Bitcoin. Da Bankitalia al Nobel Stiglitz, tutti i dubbi sulla criptovaluta

Dunque, credo che un paio di ragionamenti siano doverosi specialmente a distanza di almeno un quinquennio dai primi articoli.

In primo luogo forse non tutti sanno che il Bitcoin e le altre criptovalute (attualmente ne circolano più di un migliaio) funzionano tramite una tecnologia chiamata Blockchain

Per esemplificare potremo dire che mentre il bitcoin può essere paragonato ad un auto, la blockchain rappresenta l’autostrada sulla quale l’auto può correre e spostarsi.
Grazie a questa nuova tecnologia i bitcoin possono essere creati, trasferiti e accumulati senza l’intermediazione del sistema bancario. Avete capito bene, tramite la blockchain gli scambi e le transazioni avvengono direttamente tra gli utenti senza bisogno di intermediari né tantomeno di controllori; non esistono perciò Banche Centrali, enti regolatori ed altri organismi che possano regolare e “controllare” il sistema delle criptovalute.
Proprio per tali ragioni si può affermare che il bitcoin e le altre criptovalute sono delle monete elettroniche che sfruttano una rete decentralizzata (assenza di Banche Centrali ed Enti regolatori), condivisa (partecipata da tutti gli utenti che utilizzano la rete e la tecnologia blockchain) ed orizzontale (tutti gli utilizzatori sono sullo stesso piano; non esistono gerarchie).
Fatta questa importante premessa, sorgono spontanee un paio di domande: secondo voi, le Banche Centrali, le lobby finanziarie e molti Governi sono felici dello sviluppo delle criptovalute e dell’affermarsi della blockchain?; vedranno di buon occhio una nuova tecnologia che contribuirà a togliere loro potere e controllo sui popoli?.

In secondo luogo, il Bitcoin tra il 2012 ed inizio 2013 valeva circa 100 dollari e in questi giorni, a fine 2017, quota circa 16.500 usd, dopo aver toccato un massimo a 20.000 usd una decina di giorni fa. Nonostante i moltissimi articoli che lo davano per spacciato, in bolla speculativa e da evitare come investimento, il valore del Bitcoin si è rivalutato del 16.000% in pochi anni.
Ma oltre al Bitcoin molte altre valute digitali hanno registrato performance stellari, pensiamo ad esempio ad Ethereum che un anno fa valeva circa 9 eur e ad oggi quota 650 eur (dopo aver toccato un massimo a 780 eur), con una performance del 6.000% in un solo anno!!!.
E così anche per Litecoin, Dash, Monero, ZCash, Ripple, Cardano, Iota, ecc…, tutti con perfomance positive almeno a 3 e 4 cifre.

(grafico delle quotazioni Bitcoin/dollaro usa 28apr. 2013-27dic. 2017)

(grafico delle quotazioni Ethereum/dollaro usa 27dic. 2016-27dic. 2017)

(grafico delle quotazioni Dash/dollaro usa 27dic. 2016-27dic. 2017)

E potremmo riportare altre decine di esempi come questi…
Ritornando al Bitcoin, dal 2010, anno in cui ha iniziato ad avere una quotazione, ha già subito almeno 12 crolli, e poi ha sempre recuperato raggiungendo livelli di prezzo sempre più alti. Anche il crollo del 40% in 5 giorni avvenuto a metà dicembre di quest’anno se visto nell’ottica del medio-lungo periodo non è poi così disastroso soprattutto perché, secondo il mio punto di vista, il trend sul lungo periodo è tuttora rialzista.
Certa stampa e certi esponenti economici e politici però già dal 2012 sconsigliavano il Bitcoin e le altre criptovalute come investimento…

Ma come mai i media “tradizionali” di massa continuano a demonizzare il Bitcoin e le altre criptovalute?.
Secondo me sono duplici le motivazioni:
1) molti giornalisti ed esperti economici di giornali e tv non hanno conoscenze approfondite della materia e quindi scrivono spesso ciò che trovano da altre fonti senza poi appurarne il contenuto e soprattutto le veridicità tecniche. In definitiva, prevale molta ignoranza.. sul mondo Bitcoin, criptovalute e blockchain all’interno della classe giornalistica media. In questo caso gli editori e i direttori delle testate dovrebbero intervenire presso i giornalisti con percorsi formativi e di aggiornamento professionale al fine poi di rendere le notizie più “veritiere”. I lettori oramai non sono proprio così stupidi e alla fine non prendono più per “oro colato” ciò che leggono su certi quotidiani.
2) Ricordando la premessa fatta all’inizio dell’articolo relativamente alla blockchain e all’eliminazione di banche Centrali ed enti regolatori, il dubbio che certa carta stampata e certe televisioni, specialmente quelli partecipati nel capitale sociale da banche, possano diffondere notizie negative e tendenziose contro Bitcoin ed il mondo blockchain per assecondare alle volontà dei soci finanziatori sorge spontaneo. E sarebbe fatto ancora più grave rispetto alla precedente motivazione.
In ogni caso che si chiami Bitcoin, Ethereum, o altro nome, la criptovaluta del futuro, al di là della speculazione e delle forti oscillazioni di prezzo a cui ci stiamo abituando, quel che è certo è che la tecnologia alla quale si appoggiano le valute digitali è destinata a rimanere e ad implementarsi sempre di più, anche in tempi piuttosto rapidi, portando ad un radicale cambiamento della nostra vita e del modo di lavorare, e soprattutto tagliando fuori molti intermediari, non solo bancari, e regolatori dal mercato. E’ solo questione di tempo.
Nel frattempo, fintanto ché i giornali e le tv continueranno a “sparlare” del Bitcoin, potete dormire sonni tranquilli perché la bolla speculativa è ancora lontana.

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