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Il Mito prende vita nelle sale di Cantina Valpolicella Negrar

Aperta su prenotazione sino al 31 dicembre la mostra “Con lo sguardo al futuro”, selezione di opere scultoree di Raffaella Robustelli che sviluppano il tema del Mito. L’esposizione, proposta nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° anniversario, si snoda lungo il percorso di visita della Cantina, dal museo dell’Appassimento al caveau delle bottiglie storiche alla Bottaia d’Autore.

Dopo le cantine disegnate dalle “archistar”, a dimostrare come queste possano diventare nuovi luoghi di cultura e conoscenza c’e’ la mostra “Con lo sguardo al futuro”, una selezione di opere scultoree di Raffaella Robustelli (1938-2008) ospitata nelle sede di Cantina Valpolicella Negrar e aperta al pubblico, su prenotazione, sino al 31 dicembre 2013 (tel. 045-6014300, email: [email protected]).

25-ottobre-cantina-valpolicella-negrar-evento-mostra-robustelli-attore-teodoro-giuliani-commenta-scultura-amanti-caveau-bottiglie-storicheL’evento. Una lettura del tutto originale e inedita dell’esposizione e’ avvenuta lo scorso 25 ottobre, in occasione dell’evento “”Pietra che si fa parola…Uva che si fa vino”. Protagonisti della kermesse culturale, a cui era presente anche la sorella dell’artista, Lucia Robustelli, la giornalista e critico d’arte Vera Meneguzzo, che ha introdotto ai numerosi presenti l’opera dell’artista, e l’attore Teodoro Giuliani, voce recitante che ha accompagnato gli ospiti alla scoperta della mostra, che si snoda lungo il percorso di visita della Cantina, dal museo dell’Appassimento al caveau alla Bottaia d’Autore. A dare il benvenuto agli ospiti, Carlo Alberto Recchia e Daniele Accordini, rispettivamente presidente e direttore di Cantina Valpolicella Negrar.

robustelli_amanti-1992_statuario-carrara-cm72x46x38In mostra 10 opere scultoree, fra cui 5 dedicate al tema “Amanti”. Perche’ l’Amore rimane sempre il Mito piu’ straordinario. “Raffaella Robustelli, una delle piu’ importanti artiste degli ultimi tempi per la capacita’ di introspezione e l’abilita’ nel trasformare il marmo in cosa viva sviluppa il tema del mito, nelle numerose varianti. Mito che continua attraverso i millenni lasciando intatta la sua attualita'”, ha spiegato nel corso della serata Vera Meneguzzo. Che ha aggiunto: “Ad accogliere gli ospiti, all’esterno, l’opera bronzea ‘Lo sguardo di Ulisse’ che nella sua acutezza espressiva sembra intravedere il futuro e, all’interno, ‘I Dioscuri’ in Marmo Nembro Verona, uniti per l’eternita’. All’ingresso, padrona di casa, ‘La Signora’, opera alta 2 metri, in Travertino del Caucaso, che da’ il benvenuto con una grazia monumentale. Seguono al piano superiore  le “Vele” che possono essere condivise con il mito di Giasone, nel suo difficoltoso viaggio alla conquista del Vello d’Oro, e di Teseo con il tragico non scambio fra vele nere e vele bianche. Nella Bottaia d’Autore, svetta “Euridice”, in Marmo nero Marquinia, ottima sede, perche’ il luogo si trova nella parte piu’ bassa della Cantina. Anche Euridice viene da un mondo sotterraneo e purtroppo vi rimarra’ a causa dell’ansia di rivederla dell’innamorato Orfeo. In varie postazioni, 5 sculture dedicate agli ‘Amanti’. L’amore, il mito piu’ straordinario, perche’ capace di mutare le nostre vite dal grigiore alla felicita'”.

robustelli_lo-sguardo-di-ulisse_2002_bronzo_150x90x90Ad unire Arte e vino, il linguaggio delle emozioni. La mostra celebra gli 80 anni di Cantina Valpolicella Negrar, sorta nel 1933 nel cuore della Valpolicella Classica. La Ccooperativa, che ha dato i natali all’Amarone, oggi conta 230 soci e vanta una storia di imprenditori che hanno saputo valorizzare e tutelare, sin dagli inizi, cultura vitivinicola e tradizionale locale, in un crescente successo che ha portato il nome e i migliori vini della Valpolicella nel mondo. “Dopo i contributi artistici avvenuti negli anni scorsi di Miguel Berrocal, Milo Manara e Gianni Burato abbiamo voluto ancora una volta affidare all’Arte il compito di raccontare e valorizzare il nostro nome”, ha affermato Daniele Accordini, direttore ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar.” “Come un artista trasmette al pubblico con le sue opere un’emozione autentica, cosi il viticoltore nel creare un vino trasmette  emozioni e sensazioni, senza necessita’ di spiegare” ha aggiunto Carlo Alberto Recchia, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, “La Cantina e’ un luogo inconsueto per una mostra d’arte ma proprio per questo interessante, perche’ puo’ spiazzare e quindi far pensare”, ha concluso Lucia Robustelli, curatrice del patrimonio artistico della sorella.

solo_visoL’artista. La ravennate Raffaella Robustelli, dopo una laurea in materie tecniche, inizia la sua carriera artistica dedicandosi a pittura e grafica, ma le arti plastiche furono sempre l’interesse principale della sua vita. Trasferitasi a Verona per motivi di lavoro, Raffaella Robustelli frequento’ l’Accademia di Belle Arti Giambettino Cignaroli e consolido’ la propria carriera artistica sotto la guida dei maestri Carlo Bonato e Gino Bogoni. Terracotta, gesso, cera, legno, bronzo sono stati oggetto di una sua personale ricerca per una decina di anni. A partire dal 1988, la scultrice inizio’ in alcuni atelier di Carrara e Pietrasanta la sua esperienza con il marmo, che rimase fondamentale per la sua evoluzione artistica fino a diventare quasi totalizzante.

(Gaiares comunicazione)

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