Perugia, 9 turisti indiani intossicati da cibo comprato a Roma

Perugia, 16 ago. (AdnKronos Salute) – Sono in progressivo miglioramento le condizioni di 9 turisti, fra cui 3 bambini, ricoverati negli ospedali di Perugia e Castiglione del Lago nel pomeriggio di ieri in seguito a un’intossicazione alimentare. E’ molto probabile che vengano dimessi nella giornata di oggi, dopo gli ultimi controlli. L’allarme era scattato a Castiglione del Lago un paio di ore dopo che il gruppo di 200 stranieri, partito da Roma, aveva avvertito disturbi intestinali successivamente a un pasto con cibo acquistato nella Capitale in un ristorante multietnico.

Il piano di emergenza era scattato dopo l’allarme dato dai responsabili della comitiva composta da indiani e bengalesi, in gita al Trasimeno. L’intervento dei sanitari del 118 ha fatto si’ che venisse inquadrata la situazione, con somministrazione di farmaci e consigli per contrastare vomito e diarrea. Solo 9 persone sono state trasportate in ospedale e – come riferisce una nota dell’azienda ospedaliera di Perugia – le loro condizioni fanno orientare i medici per le dimissioni.

Durante le fasi di primo soccorso e gestione dell’emergenza, la centrale del 118 si e’ tenuta in contatto con la direzione generale e sanitaria dell’azienda ospedaliera e con gli altri enti preposti alla gestione delle maxi emergenze.

“L’intossicazione alimentare avvenuta nel giorno di Ferragosto a Castiglione del Lago – sottolinea Susanna Esposito, direttore della Struttura complessa di Pediatria dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia – conferma che e’ necessaria grande prudenza quando si organizza un pic-nic con cibo acquistato nel luogo di partenza parecchio tempo prima del pranzo. Preparare pasti per un numero cosi’ elevato di persone richiede particolare attenzione – avverte l’esperta – in quanto i cibi non possono essere cotti molte ore prima e lasciati fuori per lungo tempo. Vanno utilizzati appositi refrigeratori o contenitori termici, ponendo estrema attenzione all’igiene delle mani”.

Dal racconto fatto dai turisti ai soccorritori, sarebbe emerso che l’alimento incriminato sarebbe riso e pollo cucinato in un esercizio commerciale di Roma. “Confermo che gli alimenti non provengono dalla regione Umbria, dove si e’ registrata l’intossicazione – tiene a puntualizzare Esposito – Sara’ l’autorita’ competente a svolgere i necessari accertamenti. Posso aggiungere che, gia’ qualche ora dopo il ricovero nella nostra Struttura, le condizioni dei 3 bambini erano migliorate. In giornata contiamo di dimetterli e abbiamo effettuato subito le notifiche di tossinfezione alimentare alla Asl”.

(Adnkronos)

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