Boron (l.zaia), citta ripiombata nella paura, no a violenza centri sociali

Padova, 26 lug. (AdnKronos) – ‘Il 17 luglio del 2017, Padova e ripiombata all’improvviso negli anni ’70, in un clima di violenza e di guerriglia. Le provocazioni, le minacce, gli atti di violenza, i comportamenti antidemocratici inscenati da personaggi riconducibili ai centri sociali vanno condannati con la massima fermezza e senza riserve. Colpisce in particolare l’atteggiamento dei due consiglieri comunali di maggioranza che hanno partecipato alla manifestazione, ma che non hanno stigmatizzato il comportamento di questi soggetti ‘. ? quanto il Consigliere regionale Fabrizio Boron (Zaia Presidente) dichiara nella Risoluzione depositata in questi giorni presso il Consiglio regionale del Veneto a proposito dei recenti scontri di piazza avvenuti a Padova.

‘Nel pieno centro cittadino – ricorda Boron – manifestanti riconducibili ai centri sociali hanno assalito esponenti di Forza Nuova che sfilavano, debitamente autorizzati dalla Questura, contro lo Ius soli. La polizia, dopo aver invitato i manifestanti dei centri sociali a dissuadere dalle loro intenzioni, ha fatto partire una carica di alleggerimento; a quel punto, i militanti dei centri sociali hanno innescato scontri fisici violenti, fatto esplodere bombe carta e molotov, causando il ferimento di sei agenti. Tra i danni collaterali, anche l’imbrattamento con vernice rossa in sfregio alla targa che ricorda Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, militanti del Movimento Sociale Italiano assassinati dalle Brigate Rosse il 17 giugno 1974, in pieno centro, presso gli uffici del partito ‘.

(Adnkronos)