COMMENTO AI MERCATI FINANZIARI (2 giugno 2017)

Il nostro indice principale FTSEMIB  ha effettuato, durante tutto il mese di maggio, una escursione di soli 1250pt (volatilità che è capace di esprimere in 2 sole sedute),  segnalando  quindi una fase di stallo,  confermando  la prudenza con cui il mercato opera  nell’area 21700/20500.

La chiusura del mese di maggio è avvenuta a 20730.   La  strategia posta in atto  all’inizio del mese di maggio: ”chiudere od alleggerire drasticamente le posizioni rialziste”, ci permette di affrontare giugno, ultimo mese del secondo trimestre del 2017,  avendo incamerato i profitti e con una sostanziale liquidità utile per cogliere  le prossime opportunità, su qualsiasi mercato o titolo si presentino.

Rileviamo come siano particolarmente appetibili sia  vari titoli italiani che non fanno parte del listino principale  sia alcuni titoli statunitensi sui quali ancora non sono stati puntati i riflettori e che abbiamo inserito nella nostra watchlist (li indicheremo e ne parleremo nel prossimo appuntamento).  Tra i titoli  italiani CARIGE perde il -7% in poche ore di trattazione e viene sospesa per eccesso di ribasso  (Vittorio Malacalza, vicepresidente di Carige,  ha sfiduciato l’A.D. non condividendone più obiettivi e gestione) e scende  in area  0.2285Euro cioè sui livelli del dic/2016 ed a ridosso dei minimi assoluti fatti registrare dal titolo a 0.2060Euro (nov/2016).  Dai 0.4290Euro di fine gennaio2017 CARIGE sta quindi perdendo il -46.80%.

Tutti i titoli del settore banche e finanza restano  ancora fuori dal nostro portafoglio. Tra gli altri: FERRAGAMO scende sino a 24.65Euro: avevamo scritto  il 24maggio che il titolo era indirizzato al raggiungimento di 24.50Euro=previsione esatta. Anche BANCO BPM scende sino a 2.7540Euro e testa il supporto già segnalato; INTESA è ora a 2.53Euro e sta svolgendo  il previsto ribasso che la doveva riportare almeno in area 2.53/2.38Euro.  Sull’ETF natural gas attendiamo ulteriori ripiegamenti che sfrutteremo per acquistare. Strategia  invariata per gli altri titoli della nostra  watchlist.

Sul mercato valutario FOREX si rileva la debolezza di sterlina (scesa da 1.3050 a 1.2770 contro dollaro) come da previsioni (si era qui indicato di chiudere le  posizioni  rialziste e prendere profitto a 1.2960/1.30), mentre euro/dollaro resta in stallo  in area 1.1180,  mantenendo spazi per ulteriori rialzi.

Preciso  anche il  PETROLIO greggio WTI  che tocca velocemente i 52dollari e poi scende  a 46.80dollari centrando precisamente il target che era stato segnalato prima della riunione OPEC  (target ribassista successivo:  area 45/44dollari).

ORO: continua l’oscillazione sostanzialmente laterale nella fascia  1330/1130dollari  con andamento irregolare che lo porterà a toccare sia i  1330dollari  che area 1175 .

Sul fronte obbligazionario Goldman Sachs ha acquistato 2.8miliardi di dollari di Bond  governativi del  collassato Venezuela a soli 0.31$ (sborsando pertanto solo 868milioni di dollari), pensando forse di aver fatto un affare. Ma il Venezuela ha una lunga storia di “default” (l’ultimo è del 2004). A quando il prossimo? …forse non dovremo aspettare poi molto.

Daniela Turri
Analista Mercati Finanziari

 

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