Grande pathos oggi sul campo del Valsugana Rugby. Partita combattuta ma non bella, ben preparata dal Valsugana che è riuscito ad arginare mischia e trequarti petrarchini e a trasformare in punto ogni occasione. Dall’altra parte un Petrarca lento e impreciso, che ha sperperato molte occasioni con avanti e passaggi sbagliati. In parte, va detto, ciò è ascrivibile alla tenacia dell’avversario, ma molto, troppo, a scarsa concentrazione. E se manca la concentrazione quando s’incontra una squadra di questo livello vuol dire che qualcosa non sta girando bene.

Meglio il secondo tempo (parziale 0 – 14) del primo (parziale 19 – 5): gioco più veloce, un po’ più di attenzione, palla che ha girato meglio e di più. Sono stati maggiori anche i rischi, ma grazie a una a una serie di ottimi placcaggi del mediano e delle ali sono state spente le velleità avversarie.

A due minuti dal calcio d’inizio è il Valsugana a guadagnarsi una punizione da posizione lontana, ma abbastanza centrale (3-0). Al drop d’inizio guadagniamo palla (una costante di questa partita), ma la perdiamo poco dopo (e anche questa, ahimè, una costante di questa partita!). Gioco, quindi, in mano al Valsugana per qualche minuto finché, al 7°, per ennesimo fallo dei neri, vanno per i pali centrando la punizione (6-0).

I nostri reagiscono e premono meglio sull’avversario portandosi a ridosso dell’area di meta del Valsugana con un bel calcio: touche vinta, carrettino e Alagna schiaccia in meta a pochi centimetri dalla linea laterale. Trasformazione non riuscita, per poco (6-5). Continuiamo ad attaccare e costruiamo due maul vicini alla linea dei cinque senza però raccogliere i frutti di questo lavoro. Il Valsugana riprende in mano il gioco e si porta nella nostra metà campo: qui trova la terza punizione che, trasformata, li porta sul 9-5. E quattro minuti dopo si ripetono portando il punteggio sul 12-5.

Il gioco in questa fase è rotto: il Valsugana non raggiunge quasi mai la linea dei nostri 10 metri, ma noi regaliamo palle come fosse il giorno di Natale. E così che un offload sbagliato apre un’insperata autostrada al Valsugana: meta e trasformazione (19-5). Reazione del Petrarca che preme nella metà campo avversaria costringendo loro, finalmente, al fallo. Si gioca alla mano e sullo scadere del tempo, all’ennesima infrazione avversaria, si decide per i pali. La posizione non è delle migliori e la trasformazione non riesce e si va al riposo.

Secondo tempo più gradevole, almeno per i tifosi petrarchini. Grazie a qualche cambio e credo (e spero) a una presa di coscienza dei nostri ragazzi, si è giocato meglio conquistando due belle mete con gioco alla mano: la prima di Scagnolari intorno al decimo minuto, che svincola la linea di difesa avversaria, sgranatasi per una bella progressione della mischia, e porta la palla in mezzo ai pali. Trasformazione scontata e siamo sul 19-12. Finalmente uno sprazzo del gioco che tanto amiamo. Ci vorranno altri 15 minuti perché venga siglata la meta del pareggio. Sarà Trambaiolo a portare la palla fra i pali. Anche questa trasformazione è facile ed è così raggiunto il pareggio.

Finale con calcio di punizione a favore del Valsugana, che però sbaglia, anche se di poco. Bello il corridoio all’uscita dei ragazzi del Valsugana.

Foto di Benvenuti in galleria.

 

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