PASSA IN COMMISSIONE MODIFICA A PIANO TUTELA ACQUE. BOTTACIN: APPREZZAMENTO PER IL VOTO UNANIME

(AVN) – Venezia, 16 febbraio 2017

Apprezzamento è stato espresso dall’assessore regionale alle politiche ambientali Gianpaolo Bottacin per il parere favorevole, approvato oggi all’unanimità, della seconda commissione consiliare al provvedimento di modifica del Piano di tutela delle acque presentato dalla giunta.

“Ringrazio i consiglieri per il lavoro svolto. Il piano – commenta l’assessore – rappresenta infatti uno degli strumenti più importanti e qualificanti in materia di tutela e gestione delle risorse idriche. Il suo costante aggiornamento risponde alla necessità di adeguarlo alle normative, di chiarirne e precisarne gli aspetti applicativi, per conseguire e migliorare nel tempo gli obiettivi di qualità che ci siamo posti”.

In particolare, la proposta formulata dalla giunta regionale prevede di inserire un apposito comma aggiuntivo all’art. 3 delle Norme Tecniche di Attuazione del piano per tutelare le falde destinate all’utilizzo idropotabile, a partire dalle loro aree di ricarica, dall’inquinamento di sostanze pericolose mediante la previsione della rimozione o dislocazione in aree a minor rischio delle fonti di pressione che generano un impatto sulla falda tale da creare pericolo alla salute dei cittadini.

Un ulteriore effetto di questo aggiornamento del Piano di Tutela è anche quello di dare la garanzia di una solida copertura normativa a tutte le varie Autorità, soprattutto locali, che operano per la tutela dei cittadini e che vogliono operare con provvedimenti concreti.




Questo il testo del nuovo comma 9 che si aggiunge all’art. 11 “Adempimenti finalizzati alla riduzione o all’eliminazione delle sostanze pericolose” delle Norme tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque, così formulato:

9. Qualora nel territorio regionale, ed in particolar modo nella zona di ricarica degli acquiferi di cui all’art. 18 del presente Piano, siano presenti impianti, stabilimenti, siti potenzialmente contaminati o contaminati, che abbiano generato o siano ancora in grado di generare, ovvero generino con continuità accertate situazioni di criticità relative alle acque utilizzate per l’approvvigionamento idropotabile, associate ad effetti sanitari quali un probabile aumento di rischio di contrarre patologie umane e dovute a sostanze di cui alle Tabelle 1/A e 1/B dell’Allegato 1 del D.lgs. n. 152/2006, Parte terza e loro aggiornamenti, laddove sia stata identificata e sia ancora presente la fonte di pressione che ha generato la suddetta criticità e sia ancora in grado di generarla, la fonte di pressione stessa deve essere rimossa, o delocalizzata in aree meno critiche, nel più breve tempo possibile; in ogni caso gli scarichi e/o le immissioni da essa derivanti, nelle acque superficiali, sul suolo, nelle acque sotterranee o in pubblica fognatura, anche provenienti da necessarie operazioni di bonifica, devono essere opportunamente gestiti, in modo tale da garantire la tutela della salute della popolazione con particolare riferimento al consumo di acqua potabile.”

(Regione Veneto)

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