FifPro, il 45% dei calciatori guadagna meno di 950 euro al mese

Roma, 17 dic. (AdnKronos) – FifPro, il piu’ grande sindacato dei calciatori nel mondo, con circa 50.000 membri, in collaborazione con l’Universita’ di Manchester, ha pubblicato il suo rapporto annuale con alcuni risultati veramente sorprendenti. Il campione e’ di 54 paesi in tutto il mondo e 87 campionati, e tra i piu’ importanti ci sono quelli di Italia, Francia e Brasile, con oltre 13mila questionari, non sono stati inclusi pero’ i quattro principali campionati del mondo nel ranking dei guadagni: Premier, Liga, Bundesliga e Cina.

Tra i dati principali spicca quello che quasi la meta’ dei calciatori intervistati guadagna meno di 1.000 euro al mese e che il calcio al di la’ delle prime divisioni europee, campionati di tradizione come Argentina e Brasile e qualche campionato asiatico non e’ la professione piu’ idilliaca del mondo. La Romania, con 511 questionari, e’ stato il paese piu’ testato e uno dei campionati dove ci sono piu’ ostacoli per i giocatori. L’Africa e’ il continente piu’ colpito. Anche se il Congo con 43 mesi in media e’ il paese con i contratti piu’ lunghi.

Secondo i dati della FifPro il 21% dei calciatori guadagna meno di 286 euro al mese. L’Africa e’ il continente piu’ povero: il 73,2% dei giocatori guadagna meno di 950 euro. Il 32,2% degli europei ha uno stipendio basso. Il 41% dei calciatori sono pagati in ritardo. E l’8% riceve il salario con oltre tre mesi di ritardo. Il 55% degli africani con reddito elevato (piu’ di 7.600 euro al mese) riceve la mensilita’ in ritardo, mentre 22,6 mesi e’ la media di contratto di un giocatore. Il 63% dei giocatori sono stati costretti a rimanere nel club debitore per paura di non trovare un’altra squadra.

Il 29% dei giocatori nel mondo sono stati trasferiti contro la loro volonta’. Particolarmente dura in Serbia dove si arriva all’82 percento. Quasi un giocatore su tre (32%) in Europa, sono stati trasferiti portando soldi al vecchio club, ricevendo pressioni per accettare il trasferimento o avevano chiesto di trasferirsi in un’altra squadra e la loro proposta e’ stata respinta.

Dei 1.208 calciatori intervistati che giocano in Europa il 20,2% ha dichiarato che la loro richiesta di andare in un club diverso e’ stata respinta, il 7,4% ha ricevuto pressioni da parte della ex squadra per accettare il trasferimento, e il 4,4% ha ricevuto pressioni da parte di un agente o da parte di terzi. L’8% dei giocatori non ha un contratto scritto. In Europa la percentuale scende al 3%, in Africa si sale al 15%.

Gravi i problemi anche di incolumita’ fisica. Il 9,5% hanno subito violenza fisica, una cifra cinque volte superiore rispetto al resto delle esperienze di lavoro. Il 55% e’ vittima di aggressioni da parte dei tifosi. Il 67,8% dei giocatori in Camerun non ottiene copia del contratto che ha sottoscritto. Il 17,2% degli stranieri si e’ sentito discriminato. Il 71,9% non ha terminato gli studi scolastici e solo il 12 per cento ha un titolo universitario. Infine il 6,6% ha avuto la possibilita’ di truccare una partita. La maggior parte aveva piu’ di 33 anni.

(Adnkronos)