FORSE NON TUTTI SANNO CHE A PADOVA

img-20161108-wa0001La giornalista padovana Silvia Gorgi pubblica un saggio su aneddoti, curiosità, leggende della città del Santo.

E’ da poco uscito per la Newton Compton Editori “Forse non tutti sanno che a Padova”, in libreria in tutta Italia da novembre, il manuale che si occupa di curiosità, aneddoti, luoghi poco conosciuti, della città Culla delle Arti, così la definì Shakespeare. Organizzato lungo una serie di capitoli, in cui si cerca di raccontare, a partire dal 1.200, lungo i secoli, in un percorso che guarda al passato per proiettarsi al futuro, l’essenza della città del Santo, il suo essere centro del pensiero, è un saggio divulgativo che si rivolge ai padovani e ai turisti, per i primi come spunto per scoprire luoghi, recuperare ricordi e memorie, per i secondi come insieme di informazioni a più ampio respiro.

La giornalista padovana Silvia Gorgi traccia la storia di personaggi come Leonino da Zara e le sue imprese sulle ali, Antonia Masanello, garibaldina della spedizione dei Mille, che per combattere si travestì da uomo, Bartolomeo Cristofori, l’inventore del forte piano; racconta molti primati, in particolare nella Medicina e nella Scienza, dalla sonda su Marte alla missione prevista su Mercurio il cui nome è omaggio al geniale matematico padovano Bepi Colombo, la conferma delle onde gravitazionali, le operazioni a cuore battente, laddove ci fu il primo trapianto di cuore in Italia; conduce in luoghi poco conosciuti come nel mulino del Borgo medioevale di Pontemanco, borgo in cui è in atto una rinascita green, nella corte benedettina di Correzzola, nel bosco di Sant’Angelo di Piove di Sacco.

Ma ci sono anche le avanguardie degli anni Sessanta, dal gruppo N, nell’arte contemporanea, al cinema underground, alle nuove tendenze in ambito hi-tech e nella produzione 3D, con la App che accompagna a scoprire i misteri che legano Padova a Shakespeare, con il re degli effetti speciali, Marco Revelant, padovano doc, che da molti anni lavora con Peter Jackson, e, ancora c’è Padova Smart City, con il giardino della biodiversità dell’orto botanico o l’interattivo Museo di Storia della Medicina, MuSMe.

La città in cui Galileo diede avvio alla scienza moderna, Giotto rivoluzionò l’Arte, e in cui allo storico Caffè Pedrocchi si poteva incontrare Stendhal, che pare andasse pazzo per lo zabaione, da sempre è stata un centro urbano stimolante e in grado di attirare eminenti personalità del mondo delle arti. Ma quel che la rende speciale non è solo la cultura accademica: alcune sue industrie fecero scuola, come lo stabilimento della Birra Itala Pilsen, e qui fu inventato il Vov, celebre liquore all’uovo, la cui ricetta è opera del pasticcere padovano Gian Battista Pezziol. Luoghi, personalità, imprese, che questo libro rivela, guidando il lettore alla scoperta di una città dal grandissimo fascino. 

Una citazione dal libro: “La recente architettura della città, fatta di ponti illuminati per rendere più fluido il traffico, sorta di nuove porte della città, simbolo dell’andare e venire, dimostra ancora una volta che il legame con l’esterno, che si alimenta grazie ai flussi di persone, grazie ai ponti che si costruiscono verso gli altri, resta elemento fondante per crescere e migliorare, e per far tornare Padova quel che da sempre è stata: centro del pensiero.”

Scheda del libro

http://www.newtoncompton.com/libro/forse-non-tutti-sanno-che-a-padova

Silvia Gorgi: padovana DOC, giornalista, scrive di cinema, arte e nuove tendenze per le pagine di cultura e spettacolo dei quotidiani del gruppo editoriale L’Espresso, per le quali segue come inviato il festival del cinema di Venezia e altri festival internazionali. Alcuni suoi servizi di viaggio sono stati pubblicati da «Elle Italia» e «il Venerdì di Repubblica», e servizi di cinema su «FilmTv». Laureata in Scienze Politiche, dopo una specializzazione in Giornalismo all’università di Padova, è diventata responsabile di uffici stampa per associazioni, registi, attori, produzioni cinematografiche. Speaker radiofonica, ha ideato Nordest Boulevard, dapprima programma radio, oggi sito d’informazione. Ha curato mostre di artisti in Veneto e a Berlino. Dal 2010 vive fra Padova e Berlino.

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