Lochte cambia versione sull'aggressione a Rio, "nessuna pistola alla tempia"

Rio de Janeiro, 18 ago. (AdnKronos/Dpa) – Il nuotatore statunitense Ryan Lochte ha cambiato leggermente la sua versione dei fatti in merito all’aggressione subita, secondo lui e altri compagni di squadra degli Stati Uniti, nella notte di domenica quando tornavano al villaggio olimpico dopo una festa a Rio de Janeiro. Il campione olimpico aveva detto lunedi’ che gli assalitori che si erano finti della polizia avevano fermato il taxi su cui tornavano al villaggio e messo una pistola alla testa. Il nuotatore ha detto che i ladri avevano preso il portafoglio e tutti i soldi in contanti.

Tuttavia, Lochte ha detto mercoledi’ alla NBC che si trovavano ad un distributore di benzina quando gli eventi si sono verificati. Ad un reporter della catena televisiva americana, che ha detto di aver parlato con il nuotatore per telefono, Lochte ha detto che tornando dal negozio della stazione di servizio al taxi, il conducente era fermo ed e’ stato li’ che sono arrivati ​​due rapinatori con le pistole e i distintivi della polizia. L’atleta ha detto, tuttavia, che non hanno direttamente puntato la pistola alla testa. “Siamo vittime e sono felice di essere al sicuro”, ha aggiunto Lochte al giornalista della NBC.

Nella presunta aggressione sono stati coinvolti Lochte e altri suoi compagni di squadra come Jack Conger, Gunnar Bentz e Jimmy Feigen. Nelle ultime ore sono sorti dei dubbi circa l’aggressione. In realta’, la polizia brasiliana mercoledi’ ha fermato Bentz e Conger all’aeroporto di Rio Galeao quando stavano per imbarcarsi su un aereo diretto negli Stati Uniti ed hanno ritirato i loro passaporti. Il giudice Keyla Blanc De Cnop ha giustificato l’ordine richiesto al Pubblico Ministero brasiliano per delle “contraddizioni nelle testimonianze dei nuotatori”, in relazione alla presunta rapina.

Lochte, tuttavia, aveva gia’ lasciato il paese prima della richiesta del giudice di fermare i nuotatori. Il ruolo di Feigen non e’ ancora chiaro. Il giudice Blanc ha citato un video registrato dalle telecamere di sorveglianza del Villaggio olimpico in cui si vedono i nuotatori che rientrano al villaggio riponendo le loro cose nei metal detector dopo la presunta aggressione e scherzando tra di loro. Nell’ambito delle indagini in corso, le autorita’ brasiliane stanno cercando di individuare l’autista del taxi che ha trasportato i nuotatori.

(Adnkronos)