Il rigore di Teotino, Germania prima della classe ma con l'Italia perde sempre

Parigi, 29 giu. – (AdnKronos) – Tutti ricordano il celebre aforisma di Gary Lineker: ‘Il calcio e’ un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti e alla fine vince la Germania – . Tranne che quando affronta l’Italia, andrebbe aggiunto. E’ incredibile come tutta la storia della nazionale azzurra sia caratterizzata da grandi imprese ai danni dei tedeschi: dal letterario 4-3 del 1970 alla semifinale degli Europei di quattro anni fa, passando per la finale mondiale del 1982 e per il trionfo in casa loro nel 2006.

Soddisfazioni infinite. Che, ovviamente, sogniamo si ripetano, a partire da sabato. Pur sapendo che il sistema calcio tedesco, da una decina d’anni almeno, e’ il migliore del mondo, un esempio per tutti. Risultati come il titolo mondiale del 2014 sono diretta conseguenza di grandi investimenti di idee e di risorse, a partire dal fallimento sportivo della Mannschaft, la nazionale tedesca, eliminata nella prima fase degli Europei del 2000.

Bilanci in ordine, equilibrio economico e competitivo, stadi moderni e sempre pieni: la Bundesliga e’ diventata da allora il punto di riferimento per tutti i grandi campionati europei, magari non naviga nell’oro come la Premier League, ma perche’ evita certi azzardi e perche’ tiene chiuse le porte agli investitori stranieri, i club calcistici devono rispettare l’obbligo di essere detenuti almeno per il 50%+1 da associazioni sportive, una sorta di azionariato popolare obbligatorio.

Ma, soprattutto, e’ stato lo sviluppo dei settori giovanili a rafforzare il sistema: dal 2002-03 sia le societa’ di Serie A che quelle di Serie B per ottenere l’iscrizione ai campionati debbono avere un’Academy che rispetti criteri rigorosi a livello di infrastrutture, budget e quantita’ e qualita’ dello staff impiegato full time.

Ebbene, circa il 45% dei giocatori delle squadre di Bundesliga proviene proprio da queste Academy e di conseguenza il numero degli stranieri impiegati e’ il piu’ basso fra quelli delle maggiori Leghe europee (intorno al 40% nell’ultima stagione). Addirittura fra i 23 convocati per questi Europei uno solo, il terzino Hector, non e’ passato per queste Academy. Poi pero’ in campo a Bordeaux ci saranno 22 uomini che rincorrono un pallone per 90 minuti e alla fine non e’ detto che vinca la Germania.

(Adnkronos)