Lippi: "Nazionale? Ho sempre detto che mi piacerebbe un ruolo non da allenatore"

Roma, 30 mag. (AdnKronos) – “Quanto azzurro c’e’ nel mio futuro? C’e’ tanto azzurro del mare di Viareggio davanti a me dal terrazzo….”. Risponde cosi’ Marcello Lippi a Radio Anch’Io Sport alla domanda sul suo prossimo ruolo come direttore tecnico della Nazionale. “Futuro dt azzurro? Ho sempre detto che mi piacerebbe. Ho sempre detto che ci sono dei ruoli, non piu’ quello dell’allenatore, che mi piacerebbe fare….Da quando faccio questo mestiere e da quando sono nel calcio non sono mai gli allenatori o i calciatori che comunicano l’ufficialita’, e’ sempre una societa’ o una federazione…”, ha aggiunto Lippi, lasciando intendere che spettera’ alla Figc dare l’annuncio.

“Cannavaro in azzurro? Ha cominciato a fare l’allenatore tre anni fa negli Emirati Arabi, poi l’ho chiamato al Guangzhou con me come direttore tecnico, poi sono andato via e il grande capo ha mandato via tutti, ma ha iniziato molto bene. E’ destinato a fare qualcosa di importante ha conoscenza, carisma e capacita’, non so se lo fara’ in federazione o in qualche club ma lo fara’ sicuramente”.

Sull’Europeo alle porte l’ex ct ha detto: “Partire a fari spenti e’ sempre positivo. Dire pero’ che l’Italia non e’ favorita all’Europeo e’ un eufemismo. L’Italia, nella storia del calcio mondiale, se avesse vinto nel 1994, avrebbe 5 mondiali e il Brasile 4, quindi l’Italia e’ sempre una potenziale vincitrice in queste competizioni”. L’ex ct dell’Italia campione del Mondo del 2006, e’ convinto che partire a fari spenti per l’Italia di Antonio Conte ad Euro 2016 sia un fattore positivo. Nel cammino verso il torneo in Francia gli azzurri hanno battuto per 1-0 la Scozia. “Sono momenti di lavoro e gli allenatori cercano di fare richiami atletici, circa 20 giorni prima, percio’ quando si fanno non ci puo’ essere brillantezza e sprint, ma le caratteristiche della squadra sono queste, soprattutto dopo aver perso Verratti e Marchisio. Siamo una squadra aggressiva, veloce a ripartire, con una difesa storica. Questa e’ una caratteristica storica dell’Italia, grande compatezza, e come sempre l’Italia fara’ la sua parte”, ha aggiunto il tecnico viareggino.

(Adnkronos)