Malago' a Barelli: "Stop al ricorso Tar o decadi da presidente della Federnuoto

Roma, 24 mag. (AdnKronos) – Se Paolo Barelli non ritirera’ il ricorso al Tar contro l’assoluzione di Giovanni Malago’, decadra’ dalla carica di presidente della Federazione italiana nuoto. E’ l’ultimatum lanciato dal numero uno del Coni nella Giunta odierna. Il monito del presidente del Coni segue l’archiviazione della denuncia per calunnia firmata da Barelli contro il segretario generale del Comitato olimpico italiano, Roberto Fabbricini. In precedenza, Barelli e la stessa Fin avevano presentato ricorso al Tribunale amministrativo contro la decisione del Collegio di Garanzia, presieduto da Franco Frattini, di accogliere il ricorso di Malago’ cancellando l’inibizione di 16 mesi che gli era stata inflitta per giudizi lesivi nei confronti di Barelli.

“Le carte sono molto chiare”, ha sentenziato Malago’ ricordando, a margine della Giunta odierna, come l’ineleggibilita’ e la decadenza dalla carica di presidente siano previste nei casi di controversie giudiziarie contro il Coni, sia dall’articolo 7.4 (comma 7) dei Principi Fondamentali degli statuti delle federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive ed associate, sia dall’articolo 25 (punti 7 e 8) dello statuto della Fin. ‘Finalmente oggi c’e’ una sentenza definitiva che chiarisce questo contenzioso. E forti di questa sentenza oggi si e’ potuto finalmente parlare in Giunta. Quello che per noi contava era la liceita’ comportamentale di Frabbicini”, ha sentenziato Malago’.

“Non si puo’ non evidenziare che il 14 giugno c’e’ il ricorso al Tar. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, ci appelliamo a quelle che sono le regole”, ha proseguito il capo dello sport italiano, rilevando che “oggi qualcuno in Giunta ha invitato Barelli a ritirare il ricorso dopo tutto l’imbarazzo procurato. Con molta franchezza mi stupirebbe se lo facesse, e se pure fosse lo farebbe solo per evitare l’applicazione di un codice e’ molto chiaro”.

Parlando del contenzioso tra Barelli e Fabbricini, il presidente del Coni ha rivelato che “in questi due anni il segretario generale ha sempre detto che se questa querela fosse andata avanti, lui si sarebbe dimesso. Con Roberto (Fabbricini, ndr) c’e’ una condivisone totale di quelle che sono le nostre responsabilita’ e io per primo non lo avrei messo in condizione di lasciarlo da solo”. Malago’ ha inoltre spiegato che la posizione assunta da Barelli contro Fabbricini, e’ stata “molto dura, pesante, anche nei termini usati sotto il profilo delle accuse fatte. E’ significativo invece che il giudice ha, non solo archiviato con formula piena, ma ha anche riconosciuto il diritto e anche il dovere del segretario generale come atto dovuto, in linea con la sua persona nei suoi poteri e nelle sue funzioni”.

(Adnkronos)