Brocchi: “Daro’ il 110%, la cosa piu’ importante e’ il bene del Milan”

Milano, 13 apr. – (AdnKronos) – “La cosa piu’ importante e’ il bene del Milan. Se non dovesse andare bene avro’ l’umilta’ di riconoscerlo. Non ho paura di bruciarmi, so quello che posso fare. Con questo non voglio dire che sono sicuro che il Milan vincera’ 7 partite su 7 ma sono certo che daro’ il 110%”. Sono le prime parole da allenatore del Milan di Cristian Brocchi.

“Voglio proseguire la cultura del lavoro che questo gruppo ha perche’ ha fatto un ottimo percorso da questo punto di vista -aggiunge il tecnico rossonero in conferenza stampa- Ho avuto modo piu’ volte di vederli all’opera e ho sempre visto calciatori che avevano voglia di lavorare e di questo va dato atto a Sinisa Mihajlovic e al suo staff. C’e’ la voglia di portare quella che e’ stata la mia metodologia e il mio modo di allenare che e’ diverso da quello proposto da altri allenatori”.

Brocchi lavorera’ su due moduli: “Nel mio percorso ho usato il 4-3-1-2 e il 4-3-3. A me piace giocare con una difesa a 4 e un centrocampo a 3 e nel tridente offensivo mi e’ sempre piaciuto giocare con alternative diverse. In squadra ci sono giocatori che possono adattarsi bene a questi due moduli”.

Brocchi fissa gli obiettivi per questo finale di stagione e sottolinea come il livello della squadra sia buono: “C’e’ da conquistare un posto in Europa che e’ di fondamentale importanza. Non si puo’ pensare subito alla finale di Coppa Italia ma bisogna preparare al massimo le partite che ci saranno prima. Per me questa squadra ha dei buoni valori e l’ho detto anche ai giocatori. La cosa che cerchero’ piu’ di fare e’ quello di dare la consapevolezza a ogni singolo giocatore di essere piu’ forte di quanto si sentono in questo momento. Non per colpa di Sinisa ma per un discorso personale, alcuni non hanno reso come avrebbero potuto fin qui”.

L’ex allenatore della Primavera rossonera spiega anche come e’ nato il feeling con il presidente Silvio Berlusconi. “Non sono mai stato io ad andare a pubblicizzarmi. Penso che il presidente abbia seguito il Milan a tutti i livelli, nonostante i molteplici impegni, e il fatto che si sia parlato bene del mio gioco in questi anni, probabilmente l’ha incuriosito e ha iniziato a prendere informazioni. Sicuramente avra’ avuto relazioni importanti e da li’ e’ nata questa considerazione”.

Infine Brocchi individua in Carlo Ancelotti e Cesare Prandelli i modelli ai quali si ispira: “Nella mia carriera ho avuto la fortuna di essere stato allenato da ottimi allenatori. Per caratteristiche diverse quelli che mi hanno dato di piu’ sono stati Prandelli e Ancelotti. Per diverse motivazioni mi hanno lasciato dentro qualcosa che mi ritrovo adesso da allenatore e che mi aiutera’ e mi ha aiutato”.

(Adnkronos)