Berlusconi pesca in societa’ civile consulenti programma Forza Italia: c’e’ Ferrarini

Roma, 5 feb. (AdnKronos) – Cercare ‘campioni’ della societa’ civile, professionisti dell’impresa e del lavoro, per catturare ‘l’Italia del non voto’ stanca della politica di palazzo, resta il suo pallino. Silvio Berlusconi non ha mai abbandonato il ‘progetto pazzo’ di far scendere in campo 20 big del mondo civico. Ne avrebbe parlato anche ieri sera, alla cena con gli eurodeputati di Forza Italia. L’obiettivo e’ cercare forze nuove da coinvolgere per mettere a punto un programma elettorale dettagliato in vista delle amministrative di primavera e delle prossime politiche, che potrebbero tenersi anche prima della scadenza naturale della legislatura. Sono considerati off limits, dunque, solo i ‘politici di professione’.

Durante la cena a palazzo Grazioli il Cav, raccontano alcuni presenti, avrebbe fatto il nome di Luisa Ferrarini, vice presidente per l’Europa di Confindustria, esperta del ‘Made in’ e manager dell’omonimo gruppo alimentare come una delle personalita’ giuste per arricchire di contenuti il ‘manifesto programmatico’ di Fi. In questi mesi sto sondando vari professionisti, soprattutto del mondo imprenditoriale e della societa’ civile, tra questi c’e’ anche una donna come la Ferrarini, che mi e’ stata suggerita dal presidente di Confindustria Squinzi, avrebbe rivelato il leader azzurro.

Non e’ escluso che alcuni di questi professionisti selezionati possano poi essere utilizzati non solo come ‘consulenti’ del nuovo programma forzista e del centrodestra, ma anche come candidati alle prossime elezioni. Anche politiche, dove l’Italicum impone un ‘listone’ con Fdi e Lega. Dobbiamo tenerci pronti a tutto, anche ad andare alle urne tra un anno, avrebbe detto Berlusconi, convinto che la Corte di Strasburgo lo riabilitera’.

Ieri sera Berlusconi avrebbe annunciato che d’ora in poi gli europarlamentari azzurri saranno valorizzati per rilanciare Fi, perche’ l’Europa conta sempre di piu’ e conoscono molto bene il territorio, visto che sono stati tutti eletti con le preferenze. Una volta si parlava di ‘Altra Italia’. Un progetto che ha sempre spaventato gli azzurri, soprattutto quelli della ‘vecchia guardia’, preoccupati del loro futuro.

Da mesi Berlusconi, pero’, va ripetendo e precisando che non vuole rottamare Forza Italia, ma allargarla a big fuori dalla politica, scelti soprattutto tra le file della societa’ civile, e cosi’ sara’. Parlando con i suoi interlocutori, infatti, ogni suo discorso finirebbe per cadere sempre su un punto: la necessita’ di offrire all’elettorato qualcosa di diverso per catturare ‘l’Italia del non voto’, rinnovando il partito attraverso un mix di ‘seniores’ e giovani.

In passato l’ex premier ha sottolineato la necessita’ di un contenitore nuovo per conquistare quei moderati che si sono astenuti alle ultime elezioni, delusi e stanchi della politica politicante. Non un partito, pero’, perche’ quello gia’ c’e’ ed e’ Fi. Un soggetto, una ‘cosa’ di centrodestra, alternativa a Grillo e sinistra renziana, non identificabile con nessuno di quelli esistenti, che potrebbe avere come braccio operativo una fondazione, a meta’ tra il think tank e l’associazione culturale e umanitaria. Ultimamente della fondazione con nel board 20 campioni della societa’ civile non se ne parla piu’.

(Adnkronos)