Venezia: sanguineti senza freni, io non sono bruno vespa

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Venezia, 29 ago. – Tatti Sanguinetti porta a Venezia Classici Documentari, come regista, il doc ‘Giulio Andreotti – Il cinema visto da vicino’, sul divo Giulio e la settima arte. Il documentario costruito con il montaggio di spezzoni di film e immagini d’epoca sull’ossatura formata da brani della monumentale intervista che Andreotti aveva concesso, a ‘puntate’, a Sanguineti e Pier Luigi Raffaelli dal 2003 al 2005. L’avvio e’ luciferino, con Andreotti che si dilunga su un film che lo appassiono’, ‘Il dottor Jekyll e Mr. Hyde’: “Andreotti sorpende con questa dichiarazione angelicata luciferina, ‘ho conosciuto molti uomini che nei giorni pari erano dei cherubini e nei giorni dispari dei demoni’. Questa cosa -spiega Sanguineti all’Adnkronos- non solo una indicazione di poetica o di intelligenza o di strategia comunicativa, Andreotti doppio o Andreotti che rimbalza le accuse che gli fanno, ma e’ anche una specie di dichiarazione di metodo: c’e’ una domanda che viene come a caso, c’e’ una risposta maliziosissima, sornionissima, che l’Andreotti di sempre, poi ci sono io che torno alla carica, che rompo le palle”.

Dalle domande di Sanguinetti esce un Andreotti umorista ma anche glaciale, che fa paura: “Certo perche’ io non sono Bruno Vespa, non sto nel minestroncino riscaldato della settimana politica appena trascorsa. Svario, sono sorprendente, passiamo dalla Bergman a Rossellini, dal seminario a Gassman, De Sica, il Papa, Maria Goretti, i pensionati che hanno fame, forse solo appetito. Ho imparato che bisogna mettersi d’accordo ma bisogna soprendersi. Devo accoltellarti mentre ti intervisto, se c’ un po’ del tuo sangue l’intervista e’ piu’ bella”.

Il materiale su Andreotti nella mani di Sanguineti e’ tantissimo, piu’ che abbastanza perche’ questo doc abbia un seguito, ma questo, dice lui, “lo dobbiamo chiedere all’Istituto Luce che il produttore maggioritario del film, io sono il coproduttore e mi piacerebbe tanto ma non lo so. Qualcuno dovr scucire qualche soldino, che fino ad ora non stato scucito”, afferma Sanguineti e aggiunge: “Sto parlando del mio partner, lo Stato cinematografico, l’Istituto Luce, la Rai cui questa cosa stata proposta, offerta e che non ci ha mai cagato. Scusami presidente”.

(Adnkronos)