Peppe Barra compie 70 anni: i nostri auguri al Maestro (VIDEO)

Peppe Barra compie 70 anni: i nostri auguri al Maestro (VIDEO).
in foto: Peppe Barra compie 70 anni

Oggi Peppe Barra compie 70 anni. Per celebrare un traguardo così importante siamo andati a casa sua per fargli gli auguri e per farci raccontare la sua incredibile carriera attraverso i molti cimeli che conserva nella sua casa napoletana.

Gli esordi e la formazione

Peppe Barra, all’anagrafe Giuseppe, nasce a Roma il 24 luglio 1944 da Giulio Barra, attore di varietà e Concetta, anche lei attrice, con cui, nei primi anni, ’80 formerà un duo strepitoso. Fin da piccolissimo inizia a calcare le scene e a respirare l’aria del palcoscenico: Zietta Liù è la sua prima maestra di recitazione da cui apprende le tecniche base dello stare in scena, ma è con Gennaro Vitiello e subito dopo sulle tavole del Centro Teatro Esse che il giovane Peppe scopre la sua vena di attore orientato verso la musica e il canto.

La Nuova Compagnia di Canto Popolare

L’evento che segnerà in modo determinante la sua evoluzione artistica avviene nella seconda metà degli anni ‘70 quando insieme a Roberto De Simone, Eugenio Bennato, Carlo D’Angiò, Giovanni Mauriello, Patrizio Trampetti, Fausta Vetere e Nunzio Areni dà vita alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, un ensemble musicale e teatrale che attraverso ricerche etnomusicologiche rielabora la musica popolare campana con uno stile originalissimo. Al Festival di Spoleto del 1972 e del 1974 (anni in cui la Compagnia produce dischi indimenticabili come “Cicerenella”, 1972; “Lo Guarracino”, 1972; “La serpe a Carolina”, 1972; e “NCCP”, 1973”) il gruppo ottiene un successo tale che da quel momento parte per una tournée internazionale che li porterà ai quattro angoli del pianeta. Nel 1978, però, qualcosa si rompe e Barra si allontana dalla compagnia “forse per egoismo, forse per continuare a crescere”, scegliendo di proseguire in modo diverso il suo percorso artistico.

Il teatro con Roberto De Simone

Insieme al Maestro De Simone, Peppe Barra ha realizzato alcuni degli spettacoli che più di tutti hanno segnato la storia del teatro napoletano recente, tra questi ricordiamo, in primis, “La Gatta Cenerentola” l’opera tratta da una fiaba de “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile; ma anche “La cantata dei pastori”, “Li zite ‘ngalera”, “Festa di Piedigrotta”, “L’Opera Buffa del giovedì Santo”, “Eden Teatro”.

Mamma Concetta e la Compagnia Peppe & Barra

Nel 1982 in occasione del Carnevale di Venezia, il regista teatrale Maurizio Scaparro lo invita ad  esibirsi in un assolo: nasce così “Peppe & Barra”, scherzo in musica in due tempi, scritto insieme a Lamberto Lambertini su musiche di Eugenio Bennato dove compare, a sorpresa, la madre Concetta Barra, che da allora parteciperà a tutti gli spettacoli del figlio. Dall’incredibile successo di quello spettacolo, che ha debuttato al Teatro Goldoni e ha girato mezzo mondo, nasce il sodalizio con  Lambertini, con la fondazione della Compagnia Peppe & Barra. L’anno successivo esce anche un disco per la Fonoprint intitolato appunto “Peppe & Barra”. Lo stesso anno con la regia di Maurizio Scaparro Barra interpreta Sancho Panza nei Frammenti teatrali del “Don Chisciotte” tratto dal romanzo di Miguel De Cervantes, diventato poi uno sceneggiato di cinque puntate con Pino Micol. Tra gli spettacoli più importanti della Compagnia ricordiamo, “Senza mani e senza piedi” (1984), “Zeza” (1984), “Sempresì, ovvero il segreto per essere felici” (1985), “Varietà c’est moi” (1986), “Nel regno di Pulcinella” (1987), “Il principe di Sansevero”, “La festa del principe” (1988), “Cantata a Viviani” (1988). Nel 1988 la Compagnia Peppe & Barra produce un nuovo disco intitolato “Peppe e Concetta Barra n.1”. Qualche anno dopo, nel 1993, quando viene a mancare la madre Concetta, Peppe Barra le dedica uno spettacolo dal titolo “Ricordi d’amore”.

“Bocca di rosa” parla napoletano

Nel 1993 Fabrizio de Andrè gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano di uno dei suoi brani più celebri “Bocca di rosa” inserendolo nell’album “Canti randagi”. Da questo momento in poi tra i due inizia un sodalizio sia artistico che umano, al punto che quando nel 1999, scompare prematuramente l’artista genovese, la famiglia volle per il tributo a De Andrè la presenza di Peppe Barra come fulcro dell’intera manifestazione.

Gli anni 2000 e l’attività più recente

Tra i numerosi spettacoli allestiti a partire dagli anni 2000, ricordiamo “Napoli; dal ‘600 ai giorni nostri” il cui repertorio spazia da Paisiello a Mozart, da Cimarosa  a Peter Gabriel, passando per “Bocca di rosa” e “Barcarola”. Nel dicembre del  2000 interpreta il ruolo di Mister Peachum in “L’Opera da tre soldi” di Bertold Brecht e Kurt Weill diretta dal maestro Heinz Carl Grube. Nel 2001 esce il suo secondo disco, “Guerra”, presentato con grande successo di pubblico e di critica al  teatro Piccinni di Bari. Nel 2002 allestisce lo spettacolo “Suonno” accompagnato da Lino Cannavacciuolo ai violini, Paolo Del Vecchio alle chitarre, Sasà “Sassi” Pelosi al basso acustico, Ivan Lacagnina alla batteria, Mario Conte alle tastiere, in un repertorio che comprende oltre alle nuove canzoni  dell’album appena uscito “Guerra”, anche classici della canzone napoletana oltre ai vari riferimenti storici come Pulcinella protagonista di un brano esilarante tratto da “I due marchesi di Roccabruna” di Domenico Cimarosa. Sempre nel 2002 partecipa al film “Pinocchio” di Roberto Benigni, nel ruolo di Grillo Parlante. Oggi Peppe Barra si divide tra un’intensa attività musicale, l’insegnamento all’università e la carriera teatrale.

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