La Babel di Paolo Loschi si inaugura il 24 giugno

Negli spazi del Lanificio Paoletti (1795) in Follina (TV), grazie alla famiglia Paoletti è partito un progetto per gestire una possibile situazione di dialogo tra lanificio, tessuto, moda ed arte.

Sotto la supervisione di due amici/curatori Giovanni Da Broi e Ottavio Massimo Paier, rispettivamente fotografo e architetto, si sono aperte le porte con la personale del pittore trevigiano Paolo Loschi (1966) da titolo “Babel”.

Artista versatile e generoso, senza schemi e riferimenti predefiniti, senza sguardi rivolti ad una forzata espressività, ha concentrato la propria ricerca in un moderno astrattismo, lirico e riservato, soffermandosi nel rapporto tra gestualità e materia, fra colore e forma, arrivando a risultati notevoli, ammirevoli per coerenza ed impatto emotivo.

Con “Angel de Tierra” è un racconto sincopato che si va costruendo, quadro dopo quadro, tra immagini spiazzanti, segni, stranissimi animali, simboli colori, strane creature provenienti dalla notte più profonda dell’ inconscio collettivo, recessi del nostro immaginario più remoto.

Con “Face” volti su sfondo monocromo, realizzati esclusivamente per questa mostra, l’artista non si sofferma sui tratti del volto, sui particolari però basta un singolo dettaglio per caratterizzare l’insieme del viso che a questo punto, potrebbe avere un’ identità…un nome, i volti prendono forma attraverso accostamenti cromatici che affiorano come fantasmi su un muro che, lentamente, si manifestano.

Benvenuti, tutti voi, nel luogo dove non c’è happy end che tenga, dove le voci dei nostri incubi più oscuri hanno un nome e un volto, dove i personaggi disegnati prendono vita e i suoni si trasformano in colori. Benvenuti nel Paolo Loschi – Space fino al 29 luglio con inaugurazione domenica 24 giugno ore 18:30con una performance dell’artista.

Da lunedì al sabato delle 8:00alle 12:00e dalle 14:00alle 19:00

Domenica dalle 8:00alle 12:00

Recensione del curatore della mostra Ottavio Massimo Paier.