Dopo l’eliminazione repentina a Sanremo, sabato 20 aprile c’è stato il grande ritorno dei Marlene Kuntz dal vivo al New Age Club di Roncade, Treviso.

La band ha proposto uno show della durata di due ore abbondanti suddiviso in due tranche molto diverse tra loro. Nella prima ora i Marlene hanno proposto gli inediti e i vecchi successi riarrangiati come compaiono nell’ultima loro uscita discografica, Canzoni Per Un Figlio. Ogni canzone è stata intervallata da dei samples di voce narrante, brevi frasi che nel loro ripetersi di brano in brano sono diventate quasi preghiere. Si tratta di un dialogo intimo che un ipotetico padre potrebbe rivolgere al proprio figlio o più semplicemente a se stesso spinto forse dai timori che la precarietà del nostro presente e l’incertezza del futuro fanno nascere dentro ognuno di noi.

Un narratore  in carne ed ossa sul palco avrebbe probabilmente dato più spessore e intensità alla scelta non convenzionale di intervallare (e interrompere) lo show musicale con quello recitato.

Alla prima parte più soft, sono seguiti quaranta minuti di rock elettrico e qualche sprazzo piacevole e ben fatto di psichedelica. Il pubblico insomma ha potuto conoscere e riconoscere due anime speculari della band, godendo al meglio dell’anima odierna più posata ed introspettiva ed infiammandosi con i vecchi pezzi nel finale. I 25 anni di esperienza rendono oggi il live dei Marlene uno spettacolo a tutto tondo per la qualità degli arrangiamenti, la perfezione dell’esecuzione e la poesia dei testi di Cristiano Godano. Forse queste non sono qualità apprezzate in ambienti come San Remo, ma fuori dal grande Teatro dell’Ariston si può scoprire un mondo fatto di mille realtà che rendono immenso e multicolore l’ambiente musicale italiano. I Marlene Kuntz fanno parte di questo mondo da almeno due decadi.

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Redazione padovanews – Daniele Menorello