Black Tusk e Red Fang all’E20 di Montecchio Maggiore

La Cattedrale nel deserto  è un importante  evento rock che si è svolto lo scorso sabato 7 aprile all’ E20 underground, gli ex Cantieri a Montecchio Maggiore. Il fantastico spazio dell’E20 ormai è conosciuto oltre la provincia vicentina per il buon livello della sua proposta musicale, varia e accurata, con buone proposte nostrane e alcune piccole perle internazionali.

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Sabato la conferma con una serata al fulmicotone. Sul palco band interessanti come Goran D Sanchez (Milano-It) e Solrize (Vienna-Au) che aprono a due grandi nomi dello sludge/stoner  rock americano, Black Tusk e Red Fang. E’ bello vedere come ancora esista una realtà undergound nel rock, così fervida e genuina da amaliare a livello internazionale ed intercontinentale. Il locale infatti è gremito e basta che i Black Tusk impugnino gli strumenti per scatenare un pubblico già bello carico. Due riff di chitarra e la band inebria tutti per grinta e carattere. La platea non staccherà più lo sguardo e l’attenzione per l’intero show. Dopo i Black Tusk giunge l’ora dei Red Fang, gruppo di punta  che ha trovato una buona risposta di pubblico oltre i confini nazionali fino a conquistare tutta Europa…forse grazie anche ai divertenti video di Whi­tey Mc­Con­nau­ghy, che caratterizzano i singoli dai due album all’attivo, con gusto, originalità ed ironia. Il concerto dei Red Fang è un concentrato di adrenalina , sudore, riff pesanti di chitarra e qualche momento di psichedelica. Nonostante il genere abbia visto periodi migliori, i nostri sanno spingere i loro riff oltre i confini conosciuti del rock, donando nuova linfa alle nuove (piccole) orde di fans. Chi se ne importa che qualcosa di simile l’abbian già fatto i Black Sabbath quarant’anni fa, o più recentemente i Kyuss vent’anni fa. Quello che importa è far proprio lo spirito primordiale del rock e riuscire a renderlo unico. I Red Fang ci riescono.

redazione padovanewsDaniele Menorello

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