MMT Modern Money Theory: un approccio anticonvenzionale alla crisi economica europea

altUn evento mediatico di peso internazionale e di grande interesse economico si è svolto dal 24 al 26 febbraio a Rimini, davanti ad oltre 1.000 persone provenienti da tutta Italia: il summit sulla MMT/Modern Money Theory (Moderna Teoria Monetaria).

Il meeting è stato organizzato dal giornalista Paolo Barnard, noto al grande pubblico per le sue numerose inchieste (Samarcanda, Report e Rai Educational) e per vari libri sulla sanità italiana e sul terrorismo nei conflitti Medio-orientali (e già collaboratore de La Stampa, Il Manifesto, Corriere della Sera, Repubblica…).

Il Summit, della durata di oltre 2 giornate, è stato sostanzialmente dedicato a divulgare e proporre uno strumento che, se utilizzato, è in grado di far ripartire l'economia italiana (e non solo) e la piena occupazione, il tutto attuabile senza ricorrere a programmi di austerità e di spoliazione delle risorse del Paese (e degli italiani) che stanno attualmente portando all' aggravamento della situazione finanziaria e sociale.

L'evento ha vistoriuniti 5tra i maggiori economisti internazionali rappresentantidella neo-keynesiana MMT-Modern Money Theory: il canadese Auerback, gli americani Black, Hudson, Kelton ed il francese Parguez i quali, durante i loro interventi, hanno piu' volte sottolineato come alla base della crisi economica dell'Eurozona vi sia soprattutto l'adozione dell'euro e come, con la firma degli accordi di Maastricht prima e di Lisbona poi, la democrazia stia venendo sempre meno in Europa. La Teoria sostiene che i deficit degli Stati non siano di per se' un elemento negativo è che essi sono sempre sostenibili da parte dei Governi statali in quanto le Banche Centrali hanno il potere (pressochè illimitato) di finanziare e coprire tali disavanzi tramite l'emissione di moneta. Cio' permette quindi di far avviare cantieri per opere pubbliche ed infrastrutture ed il miglioramento dei servizi tramite un aumento della spesa pubblica (coperta poi dall emissione di moneta della Banca Centrale) mantenendo ed incrementando conseguentemente l'occupazione anche e soprattutto in momenti di crisi e di contrazione economica, come quello che stiamo attraversando, senza trovarsi in balia dei mercati finanziari e della volatilità dei tassi d'interesse. Non è certo portando in pareggio il bilancio statale od alzando le tasse che si puo' uscire da situazioni negative come quelle attuali. Per essere fautori del nostro destino dobbiamo essere i “proprietari” della nostra moneta, in quanto solo la sovranità sulla moneta consente di decidere della propria politica monetaria. Ed ora noi italiani, cosi come i greci, gli spagnoli, i francesi, i tedeschi… non siamo proprietari della nostra moneta: l’euro è una esperienza senza precedenti (un Frankenstein valutario): l'euro è una moneta “divorziata” dalla Nazione che la usa ed alla quale si riferisce. In pratica ed a tutti gli effetti si tratta di una valuta estera, “presa a prestito” dallo Stato che paga tassi di interesse al mercato “commerciale” (le banche), che lo “espande”(mutui, linee di credito, strumenti finanziari derivati …), che considera i 17 Paesi dell’Eurozona “17 debitori distinti” ai quali chiede tassi di interesse diversi, in base alla loro solvibilità. La BCE non puo’ infattistampare moneta oltre i limiti prefissati; essa persegue il suo obiettivo principale che è il controllo dell’inflazione.Il Prof. Monti non ha spiegato agli italiani le conseguenze del fiscal compact (da lui firmatoper l’Italia nemmeno un mese fa) e secondo il quale l’Italia nell’arco di 20 anni si impegna, pena pesanti sanzioni pecuniarie, ad arrivare al pareggio di bilancio (che, in base alla MMT, è deleterio per l'economia, non migliorativo!). A cio' si aggiunge anche la beffa, infatti con l'approvazione del piano di salvataggio greco siglato il 27/feb/12, l'Italia si impegna a dare circa 25 miliardi di euro alla stessa Grecia (cioè noi sborseremo il 19,23% dei circa 130 miliardi complessivi che i Paesi dell' Eurozona daranno agli ellenici). Come hanno sottolineato gli economisti a Rimini, solo con l’uscita dall’euro riacquisteremmo la sovranità monetaria per poter agire anche in situazione di deficit senza sottostare ai vincoli finanziari assurdi imposti dai tecnocrati della Comunità Europea, divenuta a tutti gli effetti una vera oligarchia.

 

Daniela Turri

 

fib30online@hotmail.com

 

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