Commento Chiusura Borse: 27 genn-3 febbr’12

I listini europei hanno chiuso la settimana al rialzo, con progressi diffusi. In  Europa la migliore è Copenaghen: +2.10%, seguono  Londra  +1.81% e  Francoforte +1.67%, poi Parigi e Zurigo a +1.50% mentre Milano chiude  a +1% (indice FtseMib  a 16.440 punti). Unica nota  negativa, Atene -3.52%. Chiusure positive anche per gli indici statunitensi: Dow Jones +1.21% e Nasdaq +1.61%  che tenta l’aggancio di quota 3.000  chiudendo a 2.905 punti. A fornire la spinta decisiva per il rialzo in una giornata asfittica sino al primo pomeriggio sono stati i dati economici  USA delle 14.30 che,  con  un tasso di disoccupazione in discesa  all’8.3% (dal precedente 8.5%) ha sorpreso positivamente i mercati; a completare la festa l’indice  ISM non manifatturiero, salito  a 56,8 (consenso 53,2).  Tra i titoli azionari italiani spicca Unipol che segna un interessantissimo  +19.12% nella sola sessione di venerdì e si porta a 0,2430 euro; in rialzo numerosi titoli del comparto bancario tra i quali si rilevano Banco Popolare con +5.20%, Banca Profilo +4.84% ed  Unicredit,  che chiude sopra i 4,00 euro (+3.62%), mentre MPS (-3.53%)  lascia sul terreno parte dei guadagni acquisiti nelle sessioni precedenti; negativa FIAT -3.68% (4,6640 euro).

Spostando lo sguardo ad oriente, colpiscono negativamente i dati riportati da due colossi dell’elettronica quali PANASONIC Corp. (marchio utilizzato dal gruppo industriale Panasonic Corporation – ex Matsushita per commercializzare i propri prodotti di elettronica di consumo) che ieri ha comunicato perdite per 10,2 miliardi di dollari (tra le motivazioni: il rallentamento economico e la forza dello yen) e SHARP che  ha chiuso la sessione di giovedì 2/febb in ribasso del 15,9% (il produttore di televisori a cristalli liquidi aveva annunciato di attendersi nel corrente esercizio una perdita record). Per PANASONIC – società fondata nel 1918 ed attualmente il  maggior produttore mondiale di televisori al plasma – si tratta della piu’ grande perdita della sua storia; anche SONY, altro gigante nipponico dell’elettronica di consumo, si attende un esercizio in perdita (lo yen troppo forte contro tutte le altre valute ha portato ad una secca contrazione delle esportazioni). A completare il quadro: l’oro quota 1.725 $/oncia, il petrolio light crude chiude a 97,50 $/barile; euro stabile su dollaro a 1,3160. 

Daniela Turri

fib30online@hotmail.com

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