Mario Venuti al Padova Pride Village

Mario Venuti (foto Alessandro Leorin)Ieri sera il palco del Padova Pride Village, presso la Fiera di Padova, ha ospitato il cantautore catanese Mario Venuti, che per più di un’ora ha intrattenuto il suo pubblico con uno show piacevole, coinvolgente e a tratti ironico, suonando la chitarra e sedendosi al pianoforte, dimostrandosi un musicista completo e un artista vero. Tra i suoi maggiori successi, come “Legami”, “Veramente” e “Recidivo”, canzone che ha dato il titolo al suo ultimo album uscito nel 2009, Venuti ha trovato lo spazio anche per brani come “Amore di plastica”, scritta per Carmen Consoli in occasione del Festival di Sanremo del 1996, e “Arrivederci”, di Umberto Bindi. Venuti in quest’occasione ha anche speso due parole per i diritti e la situazione delle persone omosessuali, comprese quelle che fanno parte del mondo dello spettacolo come lui, facendo appunto riferimento al cantautore genovese che durante la sua carriera subì numerose discriminazioni a causa della sua omosessualità. “Mi hanno detto che Vanity Fair è il posto più chic dove fare outing” ha scherzato il cantautore, riguardo all’intervista rilasciata alla rivista Vanity Fair a dicembre 2008.
Venuti ha continuato la serata con alcuni dei brani più amati dal suo pubblico, che l’ha applaudito e ha cantato con lui per più di un’ora sulle note di “Una pallottola e un fiore”, “Bisogna metterci la faccia”, “A ferro e fuoco”, “Echi d’infinito” e “È stato un attimo”.
Il cantautore ha anche presentato una nuova canzone sul palco del Padova Pride Village, DNA: un patto col diavolo per l’immortalità, che si traduce infine nella speranza che la scienza trovi nel dna la formula dell’eterna giovinezza.

Silvia Creponi

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