Una distesa di persone di tutte le età, parecchi pargoli tenuti a debita distanza delle casse potentissime, nonne accompagnate dai nipoti diciottenni. A conti fatti stiamo parlando di circa 10-12 mila persone di ogni etnia.
Sul palco, il solito Caparezza, stessi capelli da anni, stessa voce e stessa grinta urlata a pieni polmoni fuori dal palco. Talvolta i fans cantano superando i decibel dell'enorme impianto stereo. Chi se ne frega della musica, Ti sorrido mentre affogo, Il dito medio di Galileo: questi e altri brani raccontati in più di due ore di live.

Alessandro Leorin