Al Critical Book and Wine, Sherwood Open Art, presenta il progetto d’arte COSTELL*Azioni

All’interno della rassegna “Critical Book and Wine”, a partire dalle 19.30, il Progetto d’arte di Sherwood “COSTELLazioni” si materializza il 13 maggio attraverso l’opera di Rocca Maffia, prima artista scelta per iniziare un percorso d’arte all’interno dei centri sociali.

L’idea che sta alla base del progetto si fonda sulla possibilità di veicolare l’arte materialmente ed immaterialmente attraverso progetti che occuperanno in maniera site specific i centri sociali e che troveranno amplificazione nell’etere per mezzo del portale di Sherwood. In generale il progetto si interroga sulla nuova dimensione dello spazio.

I vari artisti sono stati chiamati attraverso un Open Call diffusa in rete a partire da gennaio a presentare una lora idea e per il 13 maggio la scelta di Rocca Maffia è legata alla sua proposta di presentare un lavoro che ridimensiona il ruolo e la funzione dell’artista per ampliare l’autonomia dell’opera d’arte e il concetto di opera come intero processo artistico.

L’opera di Rocca Maffia:
un intero processo artistico senza tempo.

Il ciclo Cohabitation è il punto di partenza di un percorso continuo di ricerca, di analisi, di sperimentazione di una ridefinizione di tutti i soggetti coinvolti nell’esperienza artistica e quindi di un nuovo modo di concepire l’esperienza artistica, intrapreso dall’artista Rocca Maffia.

La partenza è una sfida interpretativa di convivenze e coabitazioni solo apparentemente assurde e oniriche, che una volta decodificate e collegate con eventi reali accrescono la consapevolezza dell’ambiente quotidiano in cui viviamo. L’interpretazione e la decodifica di queste visioni, che permette di svegliarsi dal sogno apparente e capire un po’ meglio la realtà, è già dall’inizio affidata al fruitore, che è chiamato ad uno sforzo, ad un impegno di lettura che immediatamente gli impone di rinunciare ad un ruolo passivo.

La ricerca e la sperimentazione di Rocca Maffia continuano poi attraverso la creazione di lavori in cui l’equilibrio tra le parti viene costantemente alterato. Lavori che diventano prove, test, simulazioni e infine esperienze concrete in cui viene progressivamente sfumando la tradizionale distinzione tra artista e fruitore e il modo di concepire l’opera.

Il passaggio porta alla creazione di installazioni che sembrano prodotti da commercializzare, facilmente utilizzabili e riproducibili per sottolineare l’importanza dell’esperienza artistica, che diventa il vero corpo dell’opera. Si può così diventare “artisti” disponendo degli strumenti che l’artista utilizza nel processo creativo – Artist’s Box – secondo il livello di approfondimento desiderato. Si può testare il valore della “certificazione” di un’opera d’arte, disponendo della firma dell’artista e quindi potenzialmente trasformando tutto in arte, Free signature.

Con “Write the title you want” l’opera diventa un intero processo artistico senza tempo. Processo che ha inizio con la creazione di una immagine di partenza astratta ma concreta fatta solo di linea e colore, che ognuno può modificare con semplici gesti trasformando ogni volta l’immagine a seconda della sua interpretazione e del movimento continuo. Il fruitore interviene dunque attivamente nel processo artistico, determinando l’immagine finale del lavoro e il suo titolo.

Contemporaneamente Maffia libera comuni strumenti del fare arte dallo status di strumenti, di mezzi plasmati e consumati dall’artista, per trasformare le loro tracce e i residui in entità autonome, vive e pulsanti di energia, che danzano nello spazio e si trasformano in corpo e sostanza di nuove opere.

Trucioli di matite e colori consumati diventano così un corpo unico vibrante, che si eleva nella sua cornice a opera d’arte, Pencils temperate of.

La linea si stacca dal foglio su cui giace, distrugge la forma imposta dall’artista e si muove libera da ogni schema e finalità rappresentativa, Landscape released.

Pezzi di gomma da cancellare, sacrificati in estenuanti ricerche e prove, occupano quei supporti ai quali donano continuamente una nuova opportunità, Deletions of.

Polvere di colore caduta dall’uso e dal consumo di pastelli, crea esplosioni e danze di energia come in un primordiale rito di elevazione. Protetta da superfici trasparenti perde la sua fragilità e temporaneità, per diventare un corpo in simbiosi con l’ambiente, Colour’s Powder of.

Lo spazio occupato dall’artista con opere su tela e disegni, si libera delle presunte opere spingendole ai bordi e lasciando sopravvivere solo pochi dettagli confinati sulla cornice o sul passpartou. Fogli da disegno che si lasciano attraversare, avvolgere, coprire da morbidi panneggi o modificare da stratificazioni leggere nel tentativo continuo di impedire ogni possibile utilizzo del proprio corpo, Saved pages on.

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