Il Piano Casa: una realtà legislativa da applicare

Il Consigliere regionale Leonardo Padrin e l’assessore regionale alle politiche per il territorio, Renzo Marangon, illustrano la Legge Regionale n.14 dell’8 luglio 2009.

Il Veneto è la quarta regione in Italia che si sia dotata di una legge a sostegno del settore edilizio e della promozione dell’utilizzo di fonti di energia alternative. Il testo di legge che dallo scorso 10 luglio è entrato ufficialmente in vigore con la sua pubblicazione all’interno del BUR, è stato spiegato nelle linee generali agli addetti ai lavori, e non, il 13 luglio all’hotel Crowne Plaza di Limena da Leonardo Padrin e da Renzo Marangon, due tra i principali sostenitori e promotori della legge.

"Il piano casa", dipinto come un provvedimento a carattere urbanistico, di ulteriore cementificazione del territorio veneto, è invece una legge d’incentivo, il cui scopo è quello di ridare vita e fiato a uno dei settori più in crisi della nostra economia: quello edile. Il concedere la possibilità di aumentare le proprie abitazioni, capannoni industriali o seconde case del 20% fino a un massimo del 40%, se si utilizzeranno criteri di edilizia sostenibile, o il concedere la possibilità di demolire e ricostruire un edificio lo si è voluto coniugare sia con la necessità di incentivi per la ripresa del comparto sia con il rispetto per l’ambiente. Perciò il piano casa non si può applicare a zone inedificabili, a zone a tutela ambientale, ai centri storici, e soprattutto non si applica -questa è la norma "anti-furbi"- a edifici abusivi e non concede nessun tipo di sanatoria a qualsiasi abuso edilizio. Nello stesso tempo il piano casa ha un ampio margine di applicabilità, che viene garantito dalla possibilità di derogare norme comunali, provinciali o regionali, escluse le leggi a carattere nazionale.

All’interno del piano casa esiste un termine temporale per la presentazione delle istanze: 24 mesi dall’entrata in vigore della legge. Per l’inizio dei lavori, tuttavia, si dovranno attendere le decisioni dei consigli comunali, i quali sono chiamati a stabilire entro quali ambiti e con quali modi applicare la legge all’interno del proprio territorio comunale. Essi avranno tempo fino al 30 ottobre per decidere, se qualche amministrazione comunale non avesse deliberato entro tale data, sarà la Regione a convocarne direttamente il consiglio comunale . Diverso è il discorso per quanto riguarda i lavori d’intervento sulla prima casa, questo è già possibile dallo scorso 10 luglio.

L’approvazione della legge regionale n.14 è comunque solo il punto di partenza. Se si vorranno vedere gli effetti positivi per i quali è stata emanata dovrà essere messa in pratica dai cittadini. Per questo motivo Leonardo Padrin sta preparando e organizzando degli incontri nei diversi comuni con la collaborazione di professionisti del settore che spieghino ai cittadini le potenzialità di questa legge nei minimi dettagli, e soprattutto per farla conoscere ai più senza i vincoli imposti dalle normali consulenze.

Per chi volesse leggere per intero il testo della legge regionale n.14 vada al seguente link:
http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=216888

Alessandra Franceschi

 

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