Sostanze tossiche nelle abitazioni, i risultati di una ricerca padovana

La ricerca condotta dal Centro di Ricerche Ambientali di Padova dell’Irccs Fondazione Maugeri evidenzia che in casa viviamo quotidianamente a contatto con fonti di sostanze dannose per la nostra salute.

I risultati dell’indagine condotta dal Centro di Ricerche Ambientali di Padova dell’Irccs Fondazione Maugeri, in collaborazione con il Comune di Padova, parlano chiaro: alcune fonti di sostanze dannose per il sistema respiratorio, gli occhi e la pelle sono proprio all’interno della nostra casa, tra i mobili in pannelli truciolari e di fibre, il fumo di sigaretta, le pitture, le cere e i prodotti per la pulizia.

Lo studio, portato a termine a settembre 2008 e finanziato dall’Ispesl (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro), condotto su 57 siti residenziali per un numero totale di 176 abitanti, ha interessato la zona Nord di Padova: il quartiere 2 Nord e i rioni di Sacro Cuore, Mortise e Torre; una superficie di 16,6 km² ed una popolazione totale di 53.597 residenti.

Sono stati rilevati i livelli di concentrazione di 9 aldeidi (tra le quali le più pericolose sono la formaldeide e l’acetaldeide) con lo scopo di mettere in evidenza i fattori di rischio più rilevanti connessi all’esposizione a queste sostanze.

È emerso che i livelli di formaldeide rilevati sono tutti inferiori al valore guida di 100 µg/m3 stabilito dall’Oms, ma che comunque il 25% del campione è esposto a valori superiori al limite più cautelativo di 30 µg/m3 proposto nel 2005 da un gruppo di studio della Commissione Europea.

Anche se non è possibile stabilire una relazione diretta, disturbi cronici o ricorrenti sono stati segnalati dagli abitanti dei siti con maggior concentrazione di acetaldeide, durante la stagione estiva. È questo un dato che merita maggiori studi dato che anche l’acetaldeide è considerato dall’Airc un possibile cancerogeno. Nessun rapporto invece si può stabilire tra l’inquinamento indoor e quello veicolare, che sembra non incidere sulla qualità dell’aria interna.

"Da segnalare" afferma il dott. Danilo Cottica – Direttore del Centro di Ricerche Ambientali di Padova – "l’importanza di un adeguato ricambio dell’aria in casa: coloro che, nei siti campionati, adottavano la buona abitudine di ricambiare spesso l’aria nella propria abitazione attraverso l’apertura delle finestre, hanno fatto registrare minori concentrazioni di aldeidi. Ciò conferma l’ipotesi della prevalenza di fonti di inquinamento proprio tra le mura domestiche, tra gli oggetti che quotidianamente ci circondano".

 

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