Il Parco faunistico Valcorba

Il Parco Faunistico Valcorba sorge a Stroppare, nel territorio comunale di Pozzonovo, nella bassa pianura padovana ed è aperto dal 2001. Si estende su un’area di oltre 200.000 mq perlopiù ricoperti da zone verdi, prati e viali alberati, come in un vero e proprio giardino.

Ci racconta qualcosa del Parco Valcorba?
Nella costruzione delle strutture c’è stata un’accurata ricerca nell’uso di materiali naturali, quali pietre e legno, riducendo al minimo l’uso di metalli e plastiche.  L’idea su cui si fonda tutta la struttura del parco è quella che gli animali ospitati devono avere molto spazio e devono stare in ambienti consoni alle proprie abitudini ed esigenze vitali. E, fortunatamente,  l’ottima salute delle varie specie è dimostrata dalle innumerevoli nascite che puntualmente allietano le nostre primavere!

Da cosa deriva il nome del Parco?
IL nome Valcorba (anche toponimo della località), sembra derivare da un storpiatura del nome val “torba”, chiara indicazione dell’origine dei terreni su cui è stata realizzata la struttura. Il terreno infatti è un lembo di terra di origine paludosa in aperta campagna fra i fiumi Adige e Gorzone.

Quanti animali ci sono nel Parco attualmente?

Il Parco attualmente ospita oltre 200 animali, di circa 65 specie diverse.

Da dove provengono gli animali ospitati?
Tutti gli esemplari sono nati in cattività, da noi o presso strutture analoghe sia italiane che europee. Quasi tutte le specie ospitate sono protette dalla Convenzione di Washington (CITES) che regolamenta il commercio e lo spostamento di tutti quegli animali particolarmente in pericolo. Il Valcorba, in particolare, ospita 2 tigri siberiane (Pantera tigris althaica) appartenenti al progetto europeo per la salvaguardia di specie in pericolo EEP (Endangered European Project), quindi partecipa attivamente a progetti di conservazione della natura.
Da alcuni mesi è attivo anche un finanziamento per alcuni ricercatori brasiliani che hanno scoperto una nuova specie di scimmia, il Leontopiteco testa nera (Leonthopitecus caissara), e cercano di salvarla proteggendo i suoi habitat (foresta pluviale costiera) dalla malavita locale.

Quali attività si svolgono all’interno del Parco?

Premetto che il  Parco Faunistico Valcorba ha tutte le carte in regola per essere considerato uno zoo di tipo “moderno” e non solo una banale mostra di animali!
Le scolaresche e i gruppi organizzati possono usufruire di visite guidate e di specifici laboratori per approfondire temi quali la conservazione, le forme, i colori, i comportamenti, le strategie vitali e le stranezze degli animali.
Il tutto viene fatto attraverso attività e giochi calibrati in base all’età dei partecipanti e che si svolgono all’interno di ampie aule didattiche ben attrezzate.

Ma il parco va anche a scuola! Infatti, gli operatori spesso vanno proprio nelle scuole (attualmente per lo più del Veneto e dell’ Emilia Romagna) a fare delle lezioni propedeutiche alla visita del giardino zoologico.
Ad ogni modo, chi entra senza visite guidate trova moltissimi pannelli descrittivi sia delle varie specie che di curiosità e di temi legati al mondo animale, quali l’evoluzione, le forme, i colori e i comportamenti.
Dislocate in più punti del parco ci sono anche delle “zone picnic” che consentono ai visitatori soste con possibilità di ristoro.

Ci sono delle iniziative particolari attualmente in corso?
Novità assoluta di questa primavera è l’adesione alla campagna “Save the Madagascar”. La campagna mediatica, partita a livello europeo, è stata recepita dai maggiori giardini zoologici italiani che si sono uniti per raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica a riguardo dei problemi che minacciano gli spettacolari animali del Madagascar. A tal proposito noi siamo molto attivi con laboratori didattici, rivolti alle scolaresche, finalizzati alla conoscenza degli animali malgasci e dei pericoli, spesso provenienti dal cosiddetto mondo civilizzato, che rischiano di portarli all’estinzione.

Quali sono i progetti per il futuro?
Le idee e i progetti non mancano! Attualmente è in fase di ampliamento il nuovo reparto dei felini, che una volta terminato, sarà sicuramente una struttura all’avanguardia per il nostro Paese.
Altro tema scottante è quello del velocissimo tasso di estinzione a cui stanno andando incontro gli Anfibi. Sarà costruito uno stagno e aderiremo a campagne di informazione sia locali che a più ampio raggio.
Ci sono tantissime altre idee, ma per scaramanzia è meglio non svelare tutto subito!

Vuole lanciare un messaggio finale?
Veniteci a trovare numerosi, perché Valcorba non è solo una mostra di animali ma molto di più!
Questo invito lo rivolgo ai bambini ma anche ai più grandi perché l’amore per gli animali e in generale per la natura deve essere un ideale condiviso da tutti!
Per sapere come e quando raggiungerci consultate il nostro sito: www.parcovalcorba.it E se volete scriverci l’indirizzo è: [email protected]

Samanta Candeo

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